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L’ortoterapia arriva alla Casa di Riposo Fossombroni

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L’ortoterapia arriva alla Casa di Riposo Fossombroni

Alcuni piccoli pomodori sono già nati, accanto ci sono rigogliose piante di melanzane, peperoni, zucche, cipollotti e basilico. È “l’Orto dei Semplici” spuntato grazie all’amore e alle cure degli ospiti della Casa di Rispos Fossombroni, i veri protagonisti e destinatari del progetto fortemente voluto dall’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Arezzo e realizzato dal servizio di animazione riabilitazione della Fossombroni.
Si tratta dell’ortoterapia, una moderna metodologia terapeutica senza medicine che si basa sul coinvolgimento degli anziani, sia autosuficienti che diversamente abili, sia con problemi psichici che colpiti da alzhaimer o con altri decadimenti cognitivi che hanno a disposizione tre carrelli che fungono da letti di coltura dove hanno posizionato terra, terriccio e alcune piantine e se ne prendono cura quotidianamente.
“Le strutture in legno dell’orto pensile sono state creare e adattate alle varie altezze da Luchino, un amico della Casa di Riposo che non si tira mai indietro quando c’è bisogno di dare il proprio contributo – ha dichiarato il Presidente della ASP Fossombroni Fabio Diana – è un servizio che alza gli standard di qualità che offriamo e allo stesso tempo mette sempre più al centro le esigenze e le caratteristiche delle persone, dei singoli ospiti. Ci sono molti anziani che si sono da subito appassionati e questo per noi è il più grande incoraggiamento.”
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile. L’idea è nata proprio dagli anziani stessi, molti dei quali hanno alle spalle anni di lavoro agricolo, conoscenze ed esperienza ed è stata raccolta dall’educatrice Laura Fusco, dalla logopedista Silvia Mezzanotte e dalla fisioterapista Roberta Piantini, il personale della Cooperativa Sociale Giovani Valdarno che assicura il servizio di animazione e riabilitazione all’interno della ASP Fossombroni.
Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile. “Questo tipo di attività incoraggia il lavoro di gruppo e la consapevolezza di compiere azioni che hanno risultati tangibili, come il consumo di ortaggi-frutti o la raccolta dei fiori personalmente coltivati ed è fattibile anche per anziani in carrozzina che possono lavorare l’orto pensile autonomamente – hanno spiegato Laura, Roberta e Silvia del servizio animazione e riabilitazione – il prendersi cura di qualcosa, la manualità, l’uso di attrezzature semplici come paletta e rastrello, il toccare la terra, odorare gli aromi dei fiori e delle piante, guardare colori, forme e dimensioni ha molteplici risvolti positivi. Innanzitutto induce uno stato di benessere generale e di tranquillità, contiene gli stati di agitazione psico-motoria, stimola i sensi, combatte il decadimento cognitivo, favorisce la corretta postura e la coordinazione occhio-mani, rievoca azioni ed emozioni passate e scandisce il trascorrere de tempo.”
Le 3 vasche verranno collocate in 3 differenti zone per favorire la partecipazione alle attività di ortoterapia di più ospiti: nella terrazza del 1° Piano reparto Uomini; nella terrazza al 2° Piano reparto Donne e nel giardino esterno.