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La benzina non si ferma più

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La benzina non si ferma più

ROMA – Non c'è pace per gli automobilisti che questa mattina hanno dovuto fare i conti con nuovi aumenti dei prezzi dei carburanti dopo un fine settimana tranquillo. I rincari hanno riguardato due compagnie petrolifere. Stando alla consueta rilevazione della 'Staffetta Quotidiana', infatti, a rompere gli indugi sono stati Erg e Q8. La compagnia della famiglia Garrone ha aumentato i prezzi di 1 centesimo portando la verde a 1,418 euro/litro e il gasolio a 1,244 euro/litro. Più forti i rialzi per Kupit: benzina +1,5 centesimi a 1,425 euro/litro, gasolio +2 centesimi a 1,259 euro/litro.
A fare i conti nelle tasche degli italiani è il Codacons che lancia l'allarme su una stangata da 19 mln di euro al rientro dalle vacanze pasquali. "I prezzi della benzina continuano a salire'' dice il presidente Carlo Rienzi, che parla di ''sovrattassa'' aggiuntiva. "Come dimostrano i dati Istat resi noti nei giorni scorsi i continui rialzi della benzina hanno già innescato un meccanismo moltiplicativo sui prezzi – rimarca Rienzi – in particolare su tutta la merce trasportata su gomma e rischiano di scatenare pericolosissime aspettative di inflazione".
''Per questo il governo avrebbe dovuto dimostrare di non essere succube delle compagnie petrolifere, liberalizzando il settore, favorendo l'ingresso di nuovi competitori, come la grande distribuzione e le pompe bianche, favorendo la trasparenza dei prezzi. Ma evidentemente il governo è rimasto a ''secco'' di misure, visto che è da un anno che annuncia la riforma del settore, senza però aver ancora preso un solo provvedimento. Peraltro le poche misure proclamate e mai fatte sarebbero comunque insufficienti e blande anche solo per attenuare lo strapotere delle compagnie petrolifere'', conclude.
La soluzione individuata dall'Adoc è la ''riduzione delle accise, abolendo quelle introdotte per gli eventi eccezionali, per un totale di 30 centesimi, e aumento del numero di distributori e pompe bianche''. Federconsumatori e Adusbef propongono di introdurre l'accisa mobile. Grazie ai rincari dei carburanti, sottolineano, nelle casse dell'erario sono entrati 80 milioni di euro in più di maggiori tasse. ''Si rende ineludibile – secondo le associazioni – una sterilizzazione degli aumenti Iva con la realizzazione dell'accisa mobile in modo da compensare tali aumenti e per rendere così almeno stabile la tassazione sui carburanti''.
A chiedere misure all'esecutivo è anche l'opposizione. ''L'inerzia del governo che continua a non fare niente per evitare l'aumento del prezzo dei carburanti ricade ancora una volta sui consumatori'' afferma in una nota Andrea Lulli, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, per il quale ''è necessario intervenire immediatamente nella direzione intrapresa dal governo Prodi: controllo dei prezzi da una parte e liberalizzazione del mercato dall'altra, in modo da favorire la riduzione del costo dei carburanti''.
Mentre per Gianni Pagliarini, dell'ufficio politico del Pdci – Federazione della sinistra, ''serve subito un'inchiesta su vasta scala, al fine di calmierare d'ufficio il prezzo della benzina e colpire le compagnie petrolifere in odore di speculazione''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign