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La conferenza di Giovanni Galli

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Arezzo – Il ciclo di conferenze “Politica e istituzioni ad Arezzo dall’alto medioevo all’età contemporanea”, organizzato dalla Società storica aretina in collaborazione con il Comune di Arezzo, prosegue martedì 16 novembre con una conferenza di Giovanni Galli sul tema “Il periodo fascista e il Comune podestarile”. L’incontro è in programma, come di consueto, nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, alle ore 17,30.
Nel primo Novecento il Comune è l’istituzione predominante negli assetti cittadini di potere. La vicenda del municipio aretino in questo periodo potrebbe sintetizzarsi nella frase “dalla fascia tricolore alla sciarpa littoria”. Si assiste all’affossamento degli ordinamenti propri dello Stato sabaudo e ad una riforma podestarile che spazza via i tradizionali organi del governo municipale democratico (consiglio e giunta). Nella conferenza di Galli, dopo l’esame della politica locale e delle modalità di affermazione del fascismo in Arezzo, l’attenzione si sposta sugli anni in cui il municipio è governato dai tre podestà Guido Guidotti Mori (1927-1930), Pier Ludovico Occhini (1930-1939) e Varrone Ducci (1939-1943). Sono anni di vasto consenso per il regime fascista, che condiziona ogni aspetto della vita cittadina e del quale anche il potere podestarile è parte attiva, ma con diversa intensità. Disuguali risultano, infatti, le situazioni e il modo di operare dei tre uomini. In particolare, il secondo podestà governa la città più a lungo degli altri e vi lascia una forte traccia, esaltata dalla pubblicistica del tempo con lo slogan “Chi dice Arezzo, dice Occhini”.
Laureato in Storia presso l’università di Firenze, Giovanni Galli ha insegnato negli istituti scolastici superiori di Arezzo. Nei suoi studi e nelle sue ricerche di storia aretina si è interessato dell’età contemporanea. Tra le sue pubblicazioni resta fondamentale “Arezzo e la sua provincia nel regime fascista (1926-1943)”. Recentemente ha collaborato con un suo scritto al volume “Storia di Arezzo: stato degli studi e prospettive”, promosso dalla Società storica aretina, della quale è socio fondatore e consigliere. E’ anche socio dell’Accademia Petrarca e collabora alla redazione del periodico “Notizie di Storia”.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone di ricostruire le sedi del potere civico nelle varie epoche, i gruppi sociali e gli uomini che hanno retto la città, i meccanismi e le strutture di governo, lo scontro ed il confronto fra portatori di interessi diversi e talvolta contrastanti, nelle loro interazioni con il mondo esterno alla città. La conferenza successiva è in programma il 23 novembre, quando Agostino Coradeschi tratterà della seconda guerra mondiale, della Resistenza e della Ricostruzione, fino all’avvento del sindaco Ducci. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.

Nella Foto
Pier Ludovico Occhini, podestà di Arezzo dal 1930 al 1939.