Home Attualità Economia La Fiat ‘trasloca’ la monovolume in Serbia

La Fiat ‘trasloca’ la monovolume in Serbia

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ROMA – Coro di proteste contro la Fiat che ha deciso di produrre la nuova monovolume Lo in Serbia. L'annuncio è stato dato dall'ad del Lingotto Sergio Marchionne in un'intervista a Repubblica: "Se non ci fosse stato il problema Pomigliano, se ci fosse stata serietà da parte del sindacato, il riconoscimento dell'importanza del progetto, del lavoro che stiamo facendo e degli obiettivi da raggiungere con la certezza che abbiamo in Serbia la L0 l'avremmo prodotta a Mirafiori'', spiega riferendosi al monovolume che sostituirà la Multipla, la Musa e l'Idea che attualmente vengono prodotte nello stabilimento torinese. La Fiat, ribadisce, "non può assumere rischi non necessari in merito ai suoi progetti sugli impianti italiani: dobbiamo essere in grado di produrre macchine senza incorrere in interruzioni dell'attività".
Per la Segreteria Nazionale della Cgil ''la scelta di spostare la produzione prevista nella stabilimento di Mirafiori in Serbia, e le motivazioni addotte, sembrano confermare una linea basata sulla ritorsione nei confronti del sindacato e dei lavoratori, in continuità con il clima determinato dai recenti licenziamenti individuali''. ''Se così fosse – si legge in una nota – si continua nel paradosso che vede il più importante gruppo industriale italiano registrare, pur nella crisi, importanti performance che però' stridono con la necessità di serie relazioni sindacali basate sul confronto e il rispetto reciproco. Non vorremmo – conclude la segreteria confederale Cgil – che le azioni messe in campo contro il sindacato e i lavoratori servissero per giustificare scelte più gravi di disimpegno negli stabilimenti italiani''.
Mentre il leader del Pd, Pierluigi Bersani, parla di 'una decisione sorprendente'. 'Non ho capito perché dice una cosa del genere 'aggiunge- le condizioni che trova all'estero le trova anche a Torino. la vicenda merita un chiarimento. Non si può fare spalluce'.
Critico anche il vice sindaco di Torino, Tom Dealessandri, che chiede "un chiarimento e un approfondimento sulla questione, perché è incomprensibile e inaccettabile che accanto a una discussione che c'è stata e c'è ancora a Pomigliano l'effetto sia di togliere qualcosa a Mirafiori". "E' ovvio – aggiunge – che la discussione non puo' riguardare solo la produzione della 'L0' ma il chiarimento deve essere esteso a tutti i monovolume. Da parte nostra ma credo anche del sindacato c'è la necessità di avviare un confronto con l'azienda per capire se la decisione è irreversibile". "Ciò che temo maggiormente – conclude il vicesindaco – è che l'allocazione dei modelli avvenga indipendentemente dal piano strategico che è stato presentato ad aprile".
Intanto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia vedrà "nei prossimi giorni" l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne: "Ci confronteremo un po' in generale", risponde la presidente degli industriali ai cronisti che chiedono un commento sulla vicenda. Credo sia importante perseguire l'investimento a Pomigliano – ha spiegato – e raggiungere i livelli di produttività richiesti. Credo che tutto questo vada fatto cercando di evitare comunque conflitti troppo pesanti, che non fanno bene a nessuno ma, dall'altra parte, senza mollare sugli obiettivi di produttività', ha aggiunto la Marcegaglia.

Articlolo scritto da: Adnkronos