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La Francia avvia le espulsioni dei rom

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La Francia avvia le espulsioni dei rom

PARIGI – (Adnkronos/Ign) – Polemiche in Francia per la decisione di rimpatriare un gruppo di 700 rom. Un primo gruppo verrà espulso già da domani con un volo diretto in Romania. La misura si svolge nel quadro di una campagna avviata dal governo del presidente francese Nicolas Sarkozy contro i campi rom abusivi, 51 dei quali sono stati gia' smantellati. Il ministro degli Interni Brice Hortefeux promette di rimandare i 700 rom in Romania e Bulgaria entro la fine di settembre. Il provvedimento ha provocato forti critiche sia in Francia che all'estero ma il governo di Parigi risponde che i rom partiranno "su base volontaria" con un contribuito di 300 euro per ogni adulto e 100 per ogni bambino.
Le reazioni più dure arrivano da Romania e Bulgaria. Il ministro rumeno degli Esteri Teodor Baconschi, ha messo in guardia Parigi contro le espulsioni "collettive" di rom, basate su "criteri etnici". Si tratterebbe di un passo, ha avvertito, in violazione delle leggi europee sulla liberta' di circolazione e in contraddizione con la partnership strategica fra i due Paesi. Le espulsioni, ha sottolineato il ministro, possono avvenire solo nei confronti di singoli.
Anche in Bulgaria, paese membro dell'Ue, si sono levate voci contro la decisione francese. "L'espulsione, per dirla in modo moderato, e' antieuropea" e significa "che alcune persone sono accusate di una colpa collettiva", dichiara il sociologo Kolyo Kolev all'agenzia stampa Focus. Il quotidiano Sega accusa intanto Parigi di voler trasformare Romania e Bulgaria in un "ghetto dei rom". La Bulgaria e' comunque pronta ad accogliere i rom che saranno espulsi, come ha confermato in luglio il ministro degli Interni Zvetan Zvetanov. Su una popolazione di 7,6 milioni di persone, la Bulgaria conta 600mila rom, la meta' dei quali vive a Sofia.
Al governo francese arriva poi il monito dell'Unione Europea. "La Francia come ogni altro stato membro deve rispettare le regole" che garantiscono ai cittadini Ue i diritti relativi alla liberta' di movimento e di insediamento, afferma il portavoce della titolare del portafoglio alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding. "A questo punto della vicenda, la Commissione segue da vicino e con attenzione la situazione – ha sottolineato il portavoce Matthew Newman – in particolare la commissaria Reding e il commissario Lazslo Andor".
Spetta pero' ai singoli stati membri decidere cosa fare "caso per caso", prendendo in considerazione i singoli 'dossier' di ogni cittadino. Se esiste la liberta' di movimento e di insediamento, infatti, passati tre mesi un cittadino puo' restare sul suolo di un altro paese se rispetta una serie di condizioni, tra cui possedere mezzi per il proprio mantenimento e non costituire una minaccia per la sicurezza del paese. Allo stesso tempo, la decisione delle autorita' nazionali deve rispettare il principio di proporzionalita', ha ricordato il portavoce.
"Noi sorvegliamo che le regole della direttiva Ue in materia siano rispettate, in particolare la liberta' di movimento e di insediamento, e il principio di proporzionalita'", ha aggiunto la portavoce della Commissione Amelia Torres. Newman ha poi ricordato anche come Bruxelles abbia "sempre sostenuto la necessita' dell'integrazione di queste popolazioni" e gia' "stanziato per il periodo 2007-2013 fondi Ue per un totale di 17,5 miliardi di euro in 12 stati membri per progetti specifici per l'inclusione della popolazione Rom".
E mentre iun Francia monta la polemica per l'offensiva del governo di Nicolas Sarkozy contro i campi rom abusivi, il quotidiano Le Monde trova un quasi omonimo del presidente francese fra i leader della comunita' rom in Austria. Lui e' Rudolf Sarkozi, ex spazzino dai grandi baffi nato in un campo di concentramento nel 1944, consigliere circoscrizionale a Vienna per i socialdemocratici, ma soprattutto portavoce riconosciuto della sua comunita', tanto che l'estrema destra lo chiama "il re degli zingari".
Originario del Burgenland, regione austriaca al confine dell'Ungheria, paese da cui proviene il padre del presidente francese, Sarkozi fa notare che il suo e' un cognome tipicamente rom. Qualche parentela con il capo dell'Eliseo? "Chi lo sa….".

Articlolo scritto da: Adnkronos