AREZZO – “La Gattina e la Bambina” è una raccolta di racconti che hanno quale filo conduttore l’amore speciale e gratuito che si instaura fra un animale – in questo caso il gatto – e un essere umano, soprattutto se questo è un bambino, anzi una bambina, e per di più diversamente abile.

Nella sua esperienza di docente, infatti, Diana Macchitella aveva osservato come il desiderio di avere un animale fosse una costante fra i bambini con problemi, come se essi intuissero il grande potere terapeutico di questo legame. Ma “la bambina” cui l’autrice si riferisce non è soltanto la piccola Guendalina, costretta sulla sedia a rotelle, del racconto che dà il titolo al libro. È anche la donna di “Una storia come tante”, è quella parte di noi, cioè, che, pur divenuti adulti, rimane fragile, vulnerabile, bisognosa d’affetto e protezione e piange lacrime invisibili di fronte alle tante cattiverie e ingiustizie della vita; ma proprio in virtù della sua estrema sensibilità, quella parte bambina è capace di un amore incondizionato verso gli esseri più deboli a cui si sente accomunata da una fratellanza cosmica, è capace di cogliere e accogliere con stupore e gratitudine, come doni e miracoli della vita, un filo d’erba, un fiorellino, un micino nero che nessuno vuole.