CORTONA – Fare sistema, mettere in rete le proprie competenze, le proprie diversità per promuoverne altre, questa è stata la filosofia del progetto “La nostra Africa”: una mostra poliedrica di culture africane… immagini, testimonianze dolorose e gioiose, atmosfere, giochi.
A comporla sono diversi soggetti della nostra Valdichiana: l’associazione culturale Gotama, Radio Incontri, l’associazione Donne Insieme e l’associazione “Gli occhi della speranza”, a questi si è unita l’associazione “Il Tamburo Parlante”, che gestisce il museo etnografico omonimo di Montone (PG).
L’evento è promosso dai Comuni della Valdichiana Aretina (Cortona-Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana).
Parlare di Africa è difficile. Il tentativo di questa mostra passa attraverso l’idea di far conoscere un continente straordinario sotto tutti i profili.
Un continente che ha enormi differenze climatiche, con ecosistemi che vanno dal deserto alla foresta equatoriale, dalle regioni con clima alpino a quelle costiere tropicali, con una grande variabilità delle culture umane che hanno negoziato la loro vita all’interno di nicchie ecologiche così differenti.
Cosa vuol dire “la nostra Africa” quindi?
Ogni soggetto da una risposta differente: passione, appartenenza, impegno sociale, studio, ricerca… In definitiva è la fascinazione di questo grande continente, custode delle nostre origini la vera motivazione: la malinconia che ti prende una volta che ci vai, quello che i viaggiatori chiamano “mal d’Africa”.
L’esposizione si svolge dal 1 all’8 marzo 2010 presso la sala Pavolini a Cortona, sopra il Teatro Signorelli.
Gli orari di apertura al pubblico saranno: 10-13 e 15-17. L’ingresso è libero.
All’interno della mostra sarà disponibile il catalogo “Africaingioco” relativo alla sezione dei giocattoli e materiale divulgativo delle varie associazioni.
Infatti, oltre a presentare la “loro Africa”, la mostra sarà un’opportunità per conoscere le attività dei vari soggetti curatori ed in particolare quelle legate a queste forme d’impegno interculturale.
La mostra ha anche una forte connotazione didattica rivolta alle scuole invitate a riflettere sul tema della multiculturalità attraverso le diverse sollecitazioni, le varie sezioni, i momenti d’interazione, come le performance durante l’inaugurazione ed altri momenti di spettacolo.