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Licenziamenti alla Fiat, nel mirino operai della Fiom

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POTENZA – Tensione alta a Melfi (Potenza) allo stabilimento Fiat. La Fiom ha proclamato uno sciopero e una manifestazione per dopodomani dopo la decisione dell'azienda di licenziare un operaio e di sospendere due delegati Fiom, anch'essi a rischio di licenziamento, per una presunta attività di ostruzionismo avvenuta nei giorni scorsi. L'accusa è di aver ostacolato il percorso di un carrello robotizzato durante un corteo interno. I tre operai hanno ricevuto la solidarietà dei sindaci del territorio del Vulture. La situazione nello stabilimento di Melfi è diventata tesa per i ripetuti scioperi proclamati subito dopo l'accordo di Pomigliano.
La stessa Fiom ieri ha dato notizia di un altro licenziamento, quello di un impiegato degli Enti centrali di Mirafiori, anche lui delegato sindacale della Fiom, mandato via per aver inoltrato una lettera dei lavoratori polacchi dello stabilimento di Tichy a 40 colleghi, usando la email aziendale.
Quelli della Fiat sono "licenziamenti pretestuosi e punitivi". ha attaccato oggi il segretario provinciale della Fiom di Torino, Federico Bellono. "Hanno usato un bazooka per colpire una pulce", ha commentato Pino Capozzi, l'impiegato licenziato a Mirafiori. "Il mio licenziamento – ha detto – è una manovra politica contro la Fiom"

Articlolo scritto da: Adnkronos