Home Politica Lite in sala parto, Fazio a Messina: ‘Chiediamo scusa alla famiglia’

Lite in sala parto, Fazio a Messina: ‘Chiediamo scusa alla famiglia’

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Messina – (Adnkronos) – "Ho chiesto personalmente scusa alla signora e alla famiglia a nome dei medici e della Sanità per quello che è successo''. Così il ministro della Salute, Ferruccio Fazio a Messina dove ha incontrato la donna che ha partorito al Policlinico della città siciliana mentre due medici litigavano in sala parto.
''Questa è stata una visita di solidarietà alla signora del piccolo Antonio – ha spiegato -. L'ho trovata bene e sono venuto qui a portarle parole di speranza ed ho cercato di farle sentire che le istituzioni sono vicine a lei e alla sua famiglia. Da medico è difficile accettare una situazione di questo genere e non sono qui per fare indagini". Intanto, arrivano le prime sanzioni per i medici del Policlinico di Messina. A quanto apprende l'Adnkronos Salute, i vertici dell'ospedale, in una riunione con l'assessore alla Sanità della Sicilia Massimo Russo, avrebbero deciso una sospensione cautelativa per il primario di Ginecologia e ostetricia Domenico Granese. Uno dei due medici coinvolti nella lite, Vincenzo Benedetto, è già stato sospeso. Interrotto anche il rapporto di collaborazione tra il Policlinico messinese e l'altro medico protagonista della rissa: Antonio De Vivo.
E' stato inoltre deciso di commissariare l'Unità operativa di ginecologia, teatro della lite. Le funzioni saranno assegnate alla direzione sanitaria. L'azienda sanitaria universitaria, infine, avvierà un'azione civile per danni di immagine subiti.
Al momento sono cinque gli indagati: i due ginecologi protagonisti della lite, Antonio De Vivo, ginecologo di fiducia della partoriente, e Vincenzo Benedetto, ginecologo di turno quella mattina; il direttore dell'Unità operativa e i due chirurghi che hanno effettuato il cesareo.
In una nota, Leoluca Orlando, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, annuncia che la Commissione ''attende di ricevere la relazione anche con riferimento all'opportunità, salvo ogni altro profilo di responsabilità, della permanenza in carica di un Direttore Generale che, dopo tre anni di incarico, sembra tentare di giustificarsi descrivendo una situazione che dura da anni e che egli avrebbe avuto il dovere istituzionale di non tollerare".

Articlolo scritto da: Adnkronos