LUCCA – Ha lasciato dei biglietti in cui confessa la sua colpa la 62enne Paola Solani, che ieri ha ucciso il figlio Angelo Marchi, 39 anni, e poi si e' tolta la vita. "Sono malata, sono stata io a uccidere, non incolpate mio marito ne' altri", c'e' scritto in uno dei biglietti trovati ieri sera dal marito e dalla polizia, che hanno fatto irruzione nell'abitazione, scoprendo i due cadaveri.
La donna ha messo in atto l'omicidio-suicidio nel pomeriggio, approfittando dell'assenza del marito Giuseppe, un ex geometra in pensione, cardiopatico, che era uscito dopo pranzo. La 62enne ha preso la calibro 38 regolarmente detenuta dal marito, ha sparato alcuni proiettili al figlio e infine ha rivolto l'arma contro di se, uccidendosi. Prima di compiere il tragico gesto ha scritto dei biglietti, uno al marito e un'altro alle forze dell'ordine, per spiegare l'accaduto ed evitare che le forze dell'ordine incolpassero del duplice delitto il suo coniuge.
Davanti casa ha lasciato un terzo messaggio proprio per il marito con la scritta "Non entrare". L'anziano ha chiamato la polizia e insieme agli agenti e' entrato nell'abitazione, facendo la macabra scoperta. La donna dunque attribuisce l'origine della sua tragica decisione alla malattia di cui soffriva, una patologia dell'apparato digerente. Paola Solani, nella lettera, avrebbe espresso qualche preoccupazione per il figlio Angelo, che dopo un periodo trascorso all'estero per lavoro, era tornato a vivere con i genitori. Proprio nella camera da letto del figlio sono stati ritrovati i due cadaveri. Secondo quanto emerso, la famiglia non aveva problemi economici.

Articlolo scritto da: Adnkronos