AREZZO – Dichiarazione di Francesco Macrì (PdL): "In un periodo di crisi e di difficoltà economiche come quello che stiamo vivendo, e che sicuramente produrrà i suoi effetti negativi anche per i prossimi anni, garantire effettivi momenti di svago e aggregazione culturale a solo costo di enti pubblici diventa oggettivamente impossibile e, a mio avviso, poco etico. Oggi i Festival musicali vivono momenti di grossa crisi, artistica, culturale ed economica. I giovani hanno oggettivamente disertato tutti i grandi festival ivi compreso il Play Art e l'Italia Wave. A fronte di questo insuccesso numerico va dato atto che oggi Italia Wave mantiene però nel suo incipit una ricerca e sperimentazione culturale che lo fa divenire un motore di ricerca e sviluppo fortemente collegato allo spin off di nuovi gruppi musicali e soprattutto è e rimane un progetto in cui il festival è la fase finale di un lavoro culturale su territorio che dura un anno. Il Play Art ha invece scelto la strada del contenitore di eventi ma non attrae da fuori nonostante il grosso investimento economico ad esso collegato. A fronte di queste considerazioni invito il Sindaco a riaccendere un dialogo con Mauro Valenti al fine di valutare se è possibile riavere il festival culturale europeo più importante nella nostra città, premesso che non è possibile oggi garantire agli organizzatori le cifre che venivano garantite dal centro destra negli anni 2000. Credo che se si imposta la trattativa sull'efficacia delle strutture e sulla economicità dei servizi e sul supporto costante e quotidiano alla fondazione si possa accendere uno spiraglio per il ritorno del festival aretino. Ritengo infondate oggi le paure riguardanti l'ordine pubblico. oggi l'attenzione all'ordine pubblico su questi festival è molto più incisiva rispetto agli anni passati e gli eccessi che vi sono stati ad Arezzo collegati a un certo tipo di "ospiti" non sono più tollerati e ripetibili. Credo dunque, oggettivamente, di buon senso riaprire un dialogo con Mauro Valenti che è una grande risorsa per la città, alla quale tutti vogliamo bene. Certo se in questi tempi difficili è obbligatorio fare sacrifici, sono sicuro che anche Mauro di fronte a quest'ultimi non si tirerà indietro."