WASHINGTON – L'operazione 'top kill', intrapresa ieri dalla Bp e poi interrotta per alcune ore per una fase di monitoraggio, è stata riavviata questa mattina e sta ottenendo buoni risultati nell'interrompere la fuoriuscita di greggio dal pozzo danneggiato. A dichiararlo è il portavoce della compagnia britannica Andrew Gowers, che in un'intervista alla Bbc ha spiegato che "la pressione del fango iniettato nel pozzo sta temporaneamente bloccando la perdita di petrolio", sottolineando però come per chiudere la falla sia necessario "ancora un po' di tempo".
"L'operazione sta continuando – ha dichiarato Gowers – Stiamo ancora pompando fango nel pozzo. La cosa richiederà ancora del tempo, forse altre 24 ore o più. Non possiamo dirlo con esattezza perché è una questione di ingegneria molto complessa". L'obiettivo, ha spiegato il portavoce della compagnia petrolifera, "è pompare abbastanza velocemente e per un tempo abbastanza lungo da 'uccidere' il pozzo. E' questo lo sforzo che stiamo facendo". "Finora la cosa sta funzionando, ma il pozzo non è ancora stato chiuso", ha proseguito, paragonando l'operazione in atto a un "braccio di ferro tra due forze uguali e opposte".
Gowers ha inoltre respinto tutte le accuse secondo cui la Bp sia stata favorita illegalmente dalle agenzie preposte a vigilare sulle trivellazioni off-shore. "Non sono preoccupato da nessuna delle accuse che vengono rivolte alla Bp", ha dichiarato, ribadendo che la compagnia si impegnerà a sostenere i costi di tutte le operazioni, che finora ammontano a 930 milioni di dollari.

Articlolo scritto da: Adnkronos