MONTE SAN SAVINO – Il 18 gennaio 2010 alle ore 11.00 circa presso un laboratorio artigianale di lavorazione di carni sito in località Santa Caterina nel comune di Monte San Savino, di proprietà di un 56 enne del luogo, si verificava una deflagrazione dovuta, presumibilmente, alla fuga di GPL da una bombola, che saturava l’intera struttura.

A seguito dell’incidente riportavano ustioni, oltre al proprietario, la moglie 50 enne, il figlio 24 enne e due operaie una 66 enne e una 48 enne.
Nell’immediatezza dell’incidente il figlio 24 enne, subito soccorso da una parente, veniva portato prima presso la Misericordia di Monte San Savino e poi, con l’elisoccorso Pegaso, trasportato presso il centro grandi ustionati di Pisa, dove si trova ricoverato in prognosi riservata.
Anche l’operaia 48 enne è stata ricoverata in prognosi riservata al centro grandi ustionati di Pisa, mentre presso l’ospedale di Arezzo si trovano ricoverati il titolare e la moglie, giudicati entrambi guaribili in giorni 30 s.c..-
L’operaia 66 enne ha invece riportato lievi ustioni (giorni 10 s.c.) ed è stata dimessa.
I danni alla struttura sono notevoli.
Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Monte San Savino, che svolgeranno i necessari accertamenti e riferiranno all’A.G., nonché personale dei Vigili del Fuoco e dell’A.S.L. di Arezzo.