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Napoli e Palermo volano sognando la Champions

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LIVORNO – Due sberle al Livorno e il Napoli continua a volare in zona Champions. Una sconfitta che costa la panchina a Serse Cosmi, che ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico di allenatore.
I partenopei passano per 2-0 sul campo dei toscani e proseguono la marcia trionfale cominciata 3 mesi fa. Walter Mazzarri centra il 14° risultato utile consecutivo sulla panchina azzurra e, soprattutto, consolida la quarta posizione in classifica. Con 37 punti si puo' davvero sognare la partecipazione alla prossima Champions League. Il vantaggio del Napoli nel recupero del primo tempo: il merito è tutto di Maggio che confeziona un autentico capolavoro: destro al volo dal limite dell'area, palla all'incrocio dei pali e 1-0 al 46'. I padroni di casa provano a raddrizzare la situazione e si procurano una chance colossale al 54': Pazienza stende Bergvold, rigore. Dal dischetto, però, Lucarelli è disastroso: calcia malissimo e sulla respinta di piede di De Sanctis fallisce anche il tap-in. Il sipario cala al 90' del secondo tempo, quando De Lucia si fa espellere per un'uscita scomposta su Denis. Cigarini batte la punizione, Marchini non è un portiere e si vede: 2-0.
Al Barbera il Palermo annienta la Fiorentina, supera l'esame di maturità e spicca il volo. I rosanero vincono il duello in 'zona Europa' per 3-0 con il determinante contributo di un ragazzino di 19 anni, Abel Hernandez. Delio Rossi mischia le carte e lo fa bene, lasciando Igor Budan in panchina e schierando a sorpresa il giovane uruguaiano dal primo minuto. Lui, autore di una doppietta al 28' e al 37', è il jolly che manda in tilt la difesa viola nel primo tempo. Budan è l'uomo che al quarto d'ora della ripresa chiude il match. Una staffetta che frutta tre gol e tre punti d'oro al Palermo: i siciliani con 34 punti scavalcano anche la sgangherata Juventus e diventano la quinta forza del campionato. Alla Fiorentina, ferma a quota 30, serve un bagno d'umiltà. Le notti magiche della Champions, così come quelle di coppa Italia, sono un ricordo sbiadito per la squadra di Prandelli, forse anche peggio di quella che domenica scorsa è incappata in un ko interno contro il Bologna.
A metà classifica continua la 'bagarre', mentre l'Udinese precipita in zona retrocessione. A sorridere, dopo il 21° turno di serie A, sono soprattutto le liguri. Il Genoa argentino batte 2-0 l'Atalanta e si rialza dopo il pesante ko dell'Olimpico contro la Roma: Palacio apre le marcature al 18', Crespo raddoppia al 42' e nella ripresa la squadra di Gasperini controlla con un po' di affanno, ma quanto basta. In classifica il Genoa sale a 31 punti, mentre l'Atalanta è penultimo con 17 punti.
Sorride anche la Sampdoria e i fatti danno ragione a Luigi Del Neri. Il tecnico blucerchiato lascia a casa Antonio Cassano e vince per 3-2 in rimonta ad Udine: dopo i rigori trasformati da Di Natale (7') e Pazzini (27'), al 44' è Isla ad illudere i friulani con la rete del 2-1. Nella ripresa, però, la Samp capovolge il risultato con i gol di Pozzi (57') e Semioli (66'). La Samp aggancia a quota 30 la Fiorentina, l'Udinese precipita al penultimo posto in classifica, a +1 dalla zona retrocessione.
Solo un pareggio, invece, per il Cagliari a Siena. Al Franchi finisce 1-1, un risultato che matura nella ripresa: Calaio' porta in vantaggio i toscani al 78', i sardi rispondono con Matri all'81' dagli 11 metri. L'espulsione di Cribari per il fallo da rigore ristabilisce anche la parita' numerica dopo il rosso a Larrivey per somma di ammonizioni. Il Cagliari sale a quota 31 punti, il Siena è sempre ultimo con 13 punti.
Si tira fuori dalle zone calde il Bologna grazie alla seconda vittoria consecutiva contro il Bari. I pugliesi, reduci dal pareggio di San Siro contro l'Inter, vanno al tappeto al Dall'Ara per 2-1: Barreto illude gli ospiti al 39', poi nella ripresa si scatena Gimenez con una doppietta (54' e 72'). Uno scialbo pareggio, infine, fra Lazio e Chievo all'Olimpico. Finisce 1-1 con i gol di Stendardo (18') e Pellissier (77').

Articlolo scritto da: Adnkronos