Home Attualità ‘Ndrangheta, il governo passa al contrattacco

‘Ndrangheta, il governo passa al contrattacco

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REGGIO CALABRIA – Più agenti di polizia e misure di protezione rafforzate per i magistrati di Reggio Calabria. E' l'annuncio che arriva dal ministro dell'Interno Roberto Maroni al termine del vertice tenuto negli uffici della Prefettura dopo l'attentato di domenica scorsa alla Procura generale. Maroni ha annunciato l'arrivo di 121 unita' di forze di polizia a partire da lunedi' prossimo nella citta' di Reggio Calabria.
Saranno inoltre, ha spiegato il ministro, rimodulate le misure di protezione personale per i magistrati e per coloro che sono in prima linea per combattere la criminalita'; saranno intensificate le misure di aggressione ai patrimoni mafiosi e infine sara' istituita una sezione della commissione Grandi opere a Milano per valutare quali misure adottare in vista dell'Expo 2015 ed evitare infiltrazioni mafiose negli appalti. Sono questi i primi 4 punti che il ministero dell'Interno ha posto come prioritari per combattere la criminalita' organizzata in Calabria.
Novità di rilievo anche per quanto riguarda i magistrati di Reggio. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano. annuncia l'arrivo di un sostituto procuratore mentre altri tre saranno destinati alla Procura a breve e due sostituti procuratori andranno alla Procura generale per rafforzare l'organico. Alfano ha ha riferito che tornera' la prossima settimana in Calabria per un vertice con i dirigenti degli uffici giudiziari per discutere del miglioramento delle attivita' amministrative.
"Non si puo' andare avanti -ha detto in conferenza stampa- con modelli organizzativi ingessati che non permettono di intervenire sulle questioni che si vengono a creare". "Quanto accaduto al procuratore generale Salvatore Di Landro -ha aggiunto riferendosi all'esplosione dell'ordigno davanti agli uffici della Procura generale domenica mattina- vogliamo che diventi la leva per migliorare il funzionamento di tutti gli uffici giudiziari della Calabria e siamo sicuri che ce la faremo".
Paura e tensione restano alte a Reggio Calabria, dove stamattina davanti all'aula bunker del Tribunale, alla riapertura dopo la pausa festiva, è stata segnalata la presenza di un ordigno. L'allarme tuttavia è rientrato subito dopo poiché dagli accertamenti è emerso che si trattava di tre raudi (fabbricati artigianalmente) legati insieme.
Secondo una delle piste seguite dagli inquirenti, potrebbe anche trattarsi di un grande petardo lanciato nella notte di Capodanno. Maggiori informazioni potrebbero venire dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign