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Non tutto è da buttare al Teatro Pietro Aretino

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Arezzo – L'associazione Nausika presenta sabato 20 novembre alle 21 presso il Teatro Pietro Aretino Non tutto è da buttare, lo spettacolo tratto dal libro di Federico Batini edito da Verdenero. Protagonisti in scena gli attori Francesco Botti e Matteo Grotti, per un testo che affronta senza ipocrisie il tema dei riciclo e dell'emergenza ambientale. Non tutto è da buttare è prodotto da Nausika in collaborazione con Sienambiente. La prevendita dei biglietti inizia sabato 13 novembre presso la sede di Nausika, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, ad Arezzo in piazza Risorgimento 8. Biglietto 10 euro per gli associati e 12 euro per i non associati.

Non tutto è da buttare è uno spettacolo che affronta il tema dei rifiuti, argomento che nella nostra quotidianità costituisce un problema emergente sia in relazione al loro smaltimento che in relazione all’inquinamento che producono e agli squilibri di risorse di cui sono testimonianza. In questo testo, attraverso il racconto di uno strano incontro e della relazione che ne segue, si tenta di rovesciare il problema trasformando gli stessi rifiuti in risorse ed opportunità, al fine di promuovere le corrette pratiche di smaltimento ed evitare la produzione di rifiuti inutili (confezioni, imballaggi, trasporti), oltre che incentivare il riciclo e riutilizzo creativo di ciò che c’è già. Il contatto occasionale tra un giovane alla ricerca di “un senso” e un uomo che ha cambiato la propria esistenza invita alla riflessione sul superfluo, su quanto di inutile c’è nella vita di ognuno di noi ogni giorno, sulla disparità tra varie zone del mondo. Tutto quello che sta mettendo in pericolo il nostro pianeta e la vita delle future generazioni, tutto quello che può cambiare non soltanto con le azioni dei governi ma anche con l’impegno quotidiano di ciascuno di noi.

Federico Batini è ricercatore presso l’Università di Perugia, direttore di PratiKa e di NausiKa. Tra le pubblicazioni ricordiamo: F. Batini e R. Zaccaria, Per un orientamento narrativo; F. Batini, G. Capecchi, Il futuro in giallo. Esperienze e materiali per l’orientamento narrativo; S. Giusti, F. Batini, G. Del Sarto, Narrazione e invenzione. Manuale di lettura e scrittura creativa; F. Batini, Narrazione ed Empowerment; F. Batini, S. Giusti, Orientamento narrativo a scuola. Lavorare sulle competenze per l’orientamento dalla scuola dell’infanzia all’educazione degli adulti. Dirige la collana Comunità e persone, la collana COFIR Altreducazione, la collana Raccontare è (R)esistere e la rivista internazionale Longlifelearning. È membro del comitato scientifico della Rivista M@gm@n e ideatore del metodo narrativo in orientamento. Ideatore e responsabile del Word Stage di Festival Arezzo Wave dal 2001 al 2006 e ideatore e responsabile del Concorso Nazionale Giallo Wave . Ha ideato e curato numerosi concorsi, festival e rassegne letterarie tra cui il Festival Narrazioni e il Arezzo Festival. Ha pubblicato inoltre: C. Lucarelli, F. Batini (a cura di), Anche i maschi partoriscono; F. Batini, Dopo Klez-e; F. Batini, Io una poesia tu mi paghi un’aranciata; F. Batini (a cura di), Giallo Wave; F. Batini, S. Giusti, Ho diritto ai diritti; F. Batini (a cura di), Space Wave; F. Batini (a cura di), La città che narra; F. Batini, M. Vichi, Raccontare è (R)esistere; F. Batini, Libera tutti. Insieme a Marco Vichi ha ideato la Scuola di Narrazioni “Arturo Bandini” che dirige.

Francesco Botti è attivo dal 1990 e si è specializzato presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano studiando con Kuniaki Ida, Giampiero Solari, Elisabeth Boeke ed Emanuele De Checchi. Nel periodo 1996-2001 partecipa a produzioni teatrali presso Teatro Out Off di Milano, CRT Salone di Milano, Festival Intercity, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Prato Fabbrica Cultura, Il Teatro e il Sacro e altri. Approfondisce la sua formazione partecipando a seminari e corsi con Giorgio Rossi, Marisa Fabbri, Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Tadeusz Kantor), Sergio Pisapia Fiore e Giulia Lazzarini. Attore in Arthur et Belle, con la regia di Fernando Maraghini ed Erica Pacileo, e nel lungometraggio L’ultima stagione, ad esso ispirato, vincitore del primo premio Videoeventi 2002, Accademia Internazionale di Studi in Arti e media, Torino. Autore di testi teatrali e narrativa, attualmente collabora con la Scuola di Narrazioni Arturo Bandini di Arezzo.

Matteo Grotti è attivo dal 2004, quando Maurizio Giustini lo inserisce con il suo spettacolo nella rassegna "Messaggi". Successivamente studia con Valentina Cidda Maldesi, collaborando con la sua compagnia e partecipando a "Mercantia – Certaldo", e presso la "Scuola di teatro Intercity". Proseguendo nel suo percorso approfondisce gli studi lavorando con Paul Keenan, Raffaella Giordano, Marcello Prayer, Giorgio Donati, Gianmarco Busetto, Alvaro Piccardi. Con quest'ultimo mette in scena lo spettacolo "Ombra sul cielo", in programazzione al "Play-art Festival" di Arezzo. Arrivano anche le prime esperienze di regia collaborando con il suo primo maestro, Maurizio Giustini, e gli studi con Gianni Bruschi e Francesco Botti, con i quali tutt'ora studia e collabora. Attualmente è iscritto alla facoltà di "Lettere e Filosofia" di Arezzo curriculum in "Musica e spettacolo". Ha fondato la compagnia "Senza Palco", nata da un progetto interno alla facoltà stessa e poi distaccatasi da questa. Il primo spettacolo messo in scena dalla compagnia è stato "Spari mentali – il gangster, la cocca, lo scrittore" nel quale ha recitato e riadattato i testi in collaborazione con Eleonora Angioletti.