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Nube Islanda, chiusi alcuni scali in Spagna e Portogallo

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Nube Islanda, chiusi alcuni scali in Spagna e Portogallo

MADRID – L'emergenza nube di cenere non smette di tormentare i cieli d'Europa. Ma per quanto riguarda gli scali italiani, ''non è prevista, al momento, la chiusura dello spazio aereo'', fa sapere l'Enac.
Questa mattina Spagna e Portogallo sono stati costretti a chiudere alcuni aeroporti, in particolare quelli sulle isole dell'Atlantico, per evitare il rischio costitituito dalla nuvola di cenere che proviene dal vulcano in eruzione in Islanda. In Spagna chiusi gli aeroporti delle isole Canarie, a Tenerife, La Palma, La Gomera e Lanzarote: in tutto 40 i voli finora cancellati – la misura è scattata alle 8 del mattino – e i turisti che dovevano rientrare sono stati invitati a rimanere negli alberghi in attesa della riapertura dello spazio aereo.
Sospesi i voli anche negli aeroporti del sud della Spagna, Siviglia, Jerez de la Frontera e Badajoz. In Portogallo rimangono aperti i principale aeroporti del paese, Lisbona e Porto, mentre sono stati chiusi quelli di Faro e quelli sulle isole delle Azorre e di Madeira.
Ma, secondo quanto afferma in un comunicato Eurocontrol (centro di coordinamento Ue della sicurezza aerea), la situazione dei voli in Europa è oggi "vicina al normale", con 29.000 voli. Il centro sottolinea che "le aree di alta concentrazione sull'Atlantico settentrionale si stanno disperdendo, alleviando la situazione difficile precedente i voli transatlantici". Secondo le previsioni, nel pomeriggio una nube con più elevata concentrazione di cenere dovrebbe spostarsi, interessando nuovamente la Penisola iberica e nel sud della Francia, ma, spiega ancora Eurocontrol, "queste aree sono a quota elevata e non dovrebbero avere impatto sugli aeroporti".
Da parte sua l'Enac fa sapere che gli scali sono operativi e non è prevista, al momento, la chiusura dello spazio aereo sull'Italia. L'ente nazionale per l'aviazione civile sta svolgendo un continuo monitoraggio della situazione insieme alle altre autorità aeronautiche europee e ''ogni decisione di limitare gli spazi aerei italiani può essere presa solo ed esclusivamente dall'Enac che in tal caso ne darò tempestiva comunicazione''.
A proposito della situazione creata dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, l'Enac informa inoltre che il Met Office inglese, il centro di controllo utilizzato da tutte le autorità aeronautiche europee per i provvedimenti di apertura o meno degli spazi aerei in presenza di eruzioni vulcaniche, ha rielaborato le sue rilevazioni sul tasso di concentrazione delle ceneri vulcaniche provenienti dall'Islanda, circoscrivendo maggiormente densità ed estensione della nube. Sulla base di queste misurazioni, il Met Office ha così eliminato del tutto le aree cuscinetto (cosiddetto 'buffer'), fino ad ora 'no-fly zone' al pari delle zone più contaminate.

Articlolo scritto da: Adnkronos