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Nuova Zelanda, esplosione in una miniera di carbone

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Wellington, 19 nov. (Adnkronos) – Ventisette minatori risultano dispersi dopo un'esplosione nella miniera di carbone neozelandese di Pike River, a una cinquantina di chilometri da Greymouth, sulla costa occidentale di South Island. Peter Whitthal, manager della miniera scavata nel fianco di una montagna, ha riferito che gli uomini erano al lavoro quando è avvenuto lo scoppio. In due sono stati ricoverati con ferite moderate dopo essere riusciti a uscire dalla miniera e altri tre si stanno dirigendo verso l'uscita. Ma degli altri non vi sono notizie. Whittall ha inoltre detto di non poter confermare la notizia che ci sia un morto.
Al momento non vi è stata nessuna comunicazione con gli uomini rimasti sottoterra. Secondo la polizia, l'esplosione è stata scatenata da un black out elettrico. I minatori della miniera neozelandese lavorano in pozzi orizzontali ad una profondità inferiore a quella della miniera cilena dove 33 uomini sono rimasti intrappolati dal 5 agosto al 22 ottobre.
Non sappiamo se i minatori "siano intrappolati o abbiano scelto di rimanere sottoterra per proteggersi", ha affermato ancora Whittall, aggiungendo che i dispersi sono dotati di un equipaggiamento di sicurezza che comprende sistemi per la respirazione. "Gli uomini – ha aggiunto – si trovano fra i due e i due chilometri e mezzo all'interno, ma dato che la miniera corre lungo il fianco della montagna sono probabilmente soltanto a 210 metri di profondità".
Per avviare l'operazione di soccorso, dice ancora il manager, bisogna tuttavia aspettare che vi sia sufficiente ventilazione per entrare nei pozzi. Secondo il sindaco locale Tony Kokshoorn ci potrebbero volere giorni prima di mettere in salvo i minatori, ma l'esempio del salvataggio dei 33 minatori cileni, alimenta le speranze. Uno dei feriti è il manovratore di una pala meccanica che è stato proiettato a terra dall'esplosione ed è stato ritrovato da un elettricista arrivato dopo che si è verificato un blackout elettrico.
Polizia e ambulanze circondano l'imbocco della miniera, dove sono arrivati numerosi parenti dei lavoratori intrappolati. Sul posto anche parenti dei dispersi – 15 dipendenti della miniera e 12 lavoratori a contratto, si sono radunati davanti all'ingresso dei pozzi, in attesa di avere notizie dei loro cari.

Articlolo scritto da: Adnkronos