Home Attualità Salute Nuove procedure della Asl nella assistenza sanitaria in carcere

Nuove procedure della Asl nella assistenza sanitaria in carcere

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AREZZO – Un ampliamento e una rimodulazione dei servizi assistenziali nel settore psichiatrico, e sanitario in senso generale, per il carcere, anche con un aumento delle risorse disponibili. E' quanto la Asl 8, tramite il distretto socio sanitario, sta realizzando. Il punto sulla situazione è stato fatto stamani nel corso di un incontro alla presenza del direttore del distretto Claudio Pedace, del responsabile della dipartimento psichiatrico Aldo D'Arco, del direttore del Carcere Paolo Basco, del coordinatore sanitario del carcere Umberto Carlesimo e del consulente psichiatra Giovanni Calella. La riunione, a suo tempo convocata per mettere a punto il piano di lavoro che la Asl intende adottare presso la struttura penitenziaria, è stata l'occasione anche per affrontare i temi oggetto della interrogazione parlamentare presentata dai senatori radicali ai ministri di Giustizia e della Sanità.
Tra i due professionisti (Carlesimo e Calella) c'è stato un chiarimento pieno, sia sul rispettivo ruolo, sia sulle azioni compiute. In particolare è emerso che in nessun modo il dr. Carlesimo è intervenuto su prescrizioni o indicazioni terapeutiche date dallo specialista. Sono stati nell'occasione anche ricostruiti gli episodi richiamati nella interrogazione parlamentare, ricondotti alla fine a semplici disguidi e incomprensioni, senza alcuna conseguenza sulla salute dei detenuti. La Asl sta comunque definendo procedure più dettagliate anche in considerazione dell'aumento delle prestazioni previste, con una crescita delle risorse messe a disposizione.