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Nuovo stop ai voli nel Nord Italia. Aeroporti bloccati fino a domani

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Nuovo stop ai voli nel Nord Italia. Aeroporti bloccati fino a domani

ROMA – E' durata poco più di due ore la riapertura dello spazio aereo nel Nord Italia. A causa di un peggioramento registrato nel corso della notte dal bollettino MetOffice sul movimento delle ceneri trasportate dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul l'Enac ha infatti disposto nuovamente e con urgenza un nuovo stop ai voli da quota 0 a quota 22.000 piedi, dalle 9 di oggi alle ore 8 di domani.
Questa mattina, subito dopo la riapertura dello spazio aereo, alle 7,10 il primo volo a decollare da Malpensa è stato un AirOne diretto a Catania e anche a Linate il primo volo è partito alle 7,10 per Catania, ma in questo caso con livrea Alitalia. Anche Fiumicino aveva ripreso i collegamenti e Alitalia aveva ripristinato i voli da e per gli aeroporti del Nord Italia. Restano poi off limits le città di Londra, Amsterdam, Parigi e Bruxelles fino alla riapertura dei rispettivi aeroporti.
Per quanto riguarda la situazione in Europa, stanno gradualmente riaprendo solo alcuni aeroporti nel nord, con l'attenuarsi della nube di cenere vulcanica. L'Eurocontrol, l'organizzazione che da Bruxelles coordina la sicurezza del traffico aereo, ha annunciato che la nube si è diradata in particolare sul Mediterraneo e sulla Scandinavia, consentendo la ripresa dei voli in Spagna, Portogallo, sud della Francia e Slovenia, parti della Svezia e della Polonia e Bielorussia.
Anche in Finlandia fra le 12 e le 18 (le 11 e le 17, ora italiana) torneranno operativi gli scali della città di Turku e di Tampere, ma rimane chiuso quello di Helsinki, secondo quanto ha annunciato l'agenzia che gestisce gli scali del Paese, la Finavia.
In Austria decolli e atterraggi saranno invece nuovamente consentiti a partire dalle cinque di questo pomeriggio. Mentre in Germania, lo spazio aereo rimarrà chiuso, almeno fino alle sei di questo pomeriggio, secondo quanto ha appena deciso l'autorità nazionale del DFS.
In Norvegia quasi tutti i corridoi aerei sono stati riaperti, così come l'aeroporto internazionale di Gardermoen di Oslo, dove atterrano anche aerei diretti a Copenaghen, che invece rimane chiuso. Parzialmente riaperto, l'aeroporto di Stoccolma di Arlanda e altri scali svedesi, dove il traffico è chiuso solo nel sud del Paese.
La Spagna, dal canto uso, ha offerto i propri aeroporti come hub per i voli intercontinentali verso e dall'Europa. Lo ha confermato il ministro per l'infrastruttura José Blanco, intervistato dalle emittenti radiofoniche del suo paese Rne e Cadena Ser. Della questione discuteranno nel pomeriggio i ministri dei Trasporti dei Ventisette, collegati per videoconferenza. Il ministro ha tuttavia negato che già oggi possano transitare per la Spagna metà dei voli, "dubito – ha detto infatti – che possiamo accogliere un simile volume". Blanco ha comunque spiegato che la Spagna sta attuando sforzi per far si' che 70.000 persone possano raggiungere la Gran Bretagna dal Nord America attraverso la Spagna. In proposito, comunque, ha detto ancora l'esponente del governo di Madrid, l'Ue "assumerà una decisione coordinata".
Intanto la Iata critica i governi europei, sostenendo che hanno deciso di chiudere lo spazio aereo "basandosi unicamente su modelli teorici della nuvola di cenere" e chiede di arire almeno dei corridoi. "Ci siamo addentrati abbastanza nella crisi da esprimere la nostra insoddisfazione su come i governi l'hanno gestita, senza una reale valutazione dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership", afferma Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata. La crisi, sintetizza, "sta costando alle linee aeree almeno 200 milioni al giorno in mancati guadagni e l'economia europea sta soffrendo perdite per miliardi di dollari". In questo contesto, "è incredibile che i ministri europei abbiano impiegato cinque giorni per fare una teleconferenza".

Articlolo scritto da: Adnkronos