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Oltre 1mln di italiani con ‘cuore che trema’, arriva nuovo salvavita

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Oltre 1mln di italiani con ‘cuore che trema’, arriva nuovo salvavita

Milano – (Adnkronos Salute) – Raddoppia il rischio di morte, moltiplica di oltre 3 volte la probabilità di scompenso cardiaco, quintuplica il pericolo di ictus. Il nemico si chiama fibrillazione atriale, è l'aritmia cardiaca più diffusa e colpisce da 600 mila a 1,2 milioni di italiani.
Un'epidemia che aumenta al ritmo di 120mila nuovi casi all'anno, con costi annuali superiori ai 3 miliardi di euro. I pazienti sono soprattutto anziani con cuore e arterie gia' a rischio, ma per il 10% si tratta di under 60 in apparenza sani, a volte giovani nel pieno della vita.
Non mancano poi i fulmini a ciel sereno: persone senza alcun sintomo, che all'improvviso scoprono per caso, magari con un ictus, di avere il 'cuore che trema'. E spesso è troppo tardi.
Contro la fibrillazione atriale e' ora disponibile anche nel nostro Paese un nuovo farmaco salvavita, il dronedarone. Un antiaritmico "dalla parte del paziente perche' associa efficacia e sicurezza", spiegano gli esperti intervenuti al lancio del prodotto, una pillola 'tricolore' messa a punto da un cervello italiano nei laboratori Sanofi-Aventis di Montpellier, in Francia.
Prima terapia innovativa da piu' di 20 anni, il dronedarone abbatte di un quarto (-24%) il rischio combinato di morte per ogni causa o di ricovero in ospedale per un attacco cardiovascolare. E ancora: taglia di un terzo (-34%) il pericolo di ictus, del 29% il rischio di morte cardiovascolare e del 37% le ospedalizzazioni per fibrillazione atriale.
Rimborsato dal Servizio sanitario nazionale per tutte le indicazioni autorizzate – su prescrizione iniziale dello specialista cardiologo, geriatra, internista o medico di medicina d'urgenza, e successivamente anche del medico di famiglia per la prosecuzione della terapia – appena sbarcato nella Penisola il farmaco salvavita è già raccomandato nelle nuove linee guida della Societa' europea di cardiologia, presentate nei giorni scorsi a Stoccolma al congresso annuale dell'Esc.
Il primo campanello d'allarme nei malati col 'cuore matto' sono le palpitazioni. "Battiti accelerati e irregolari molto fastidiosi" dice Antonio Raviele, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, Venezia, e past president dell'Aiac (Associazione italiana di aritmologia e cardiostimolazione). La fibrillazione atriale causa inoltre "difficolta' respiratorie, specie sotto sforzo, stanchezza costante, svenimenti, vertigini e dolore toracico". Sintomi che possono rovinare la vita, perche' se e' vero che in molti casi la fibrillazione atriale e' "parossistica, cioe' si autorisolve entro 7 giorni e spesso in 48 ore", da episodica la malattia puo' diventare "persistente" e poi, "in circa 20 anni, permanente ossia cronica".
Eta' che avanza, disturbi coronarici e insufficienza cardiaca sono i fattori piu' comuni all'origine della fibrillazione atriale. Ma pesano anche pressione alta, obesita', stili di vita a rischio, eccessivo accanimento nel fare sport senza un'adeguata preparazione fisica. E conta persino lo stress, 'pandemico' in tempi di crisi. Risultato: "I numeri del problema sono destinati a crescere". Complice l'invecchiamento progressivo, "si stima che la fibrillazione atriale triplichera' nei prossimi 40 anni", avverte l'esperto. Anche per questo, secondo Raviele "e' molto importante sensibilizzare i cittadini, ma anche i medici e le autorita' sanitarie, sulla portata e le conseguenze dell'epidemia di fibrillazione atriale".
Si pensi solo che, "sottoponendo a elettrocardiogramma un gruppo di popolazione preso a caso, scopriremmo episodi silenti di fibrillazione nel 16-25%" degli esaminati. Fino a uno su 4. Da qui il consiglio: "Soprattutto se si e' ipertesi – suggeriscono Raviele e Pietro Amedeo Modesti, associato di Medicina interna all'universita' degli Studi di Firenze – misurare ogni tanto i battiti cardiaci dal polso". In caso di 'bizze', "riferirlo al proprio medico di fiducia".
Ogni anno trascorso a tenere sotto controllo la malattia del 'cuore che trema' costa in Italia 3.225 euro a paziente, mentre la spesa media per un singolo ricovero e' 5.252 euro. Considerando la diffusione della fibrillazione atriale (soltanto in Lombardia fa registrare oltre 135mila malati, con piu' di 20mila nuovi casi diagnosticati nel 2010), si comprende dunque perche' le linee guida Esc indichino la riduzione delle ospedalizzazioni come un obiettivo chiave della terapia adottata.
Un 'goal' che il dronedarone ha segnato, guadagnandosi il via libera delle autorità regolatorie americana Fda ed europea Ema, e dell'Aifa in Italia, al trattamento degli adulti con fibrillazione atriale permanente o non permanente, ma in corso. 'Figlioccio' buono dell'amiodarone, l'antiaritmico piu' potente ma gravato da effetti indesiderati anche gravi tiroidei o neurologici, "il dronedarone agisce senza indurre effetti collaterali", afferma Modesti sulla base della "lunga odissea di studi clinici" condotti su oltre 8mila pazienti, il piu' vasto dei quali (Athena) ha coinvolto 37 centri di cui 29 solo nel Belpaese.
"Il dronedarone e' un farmaco davvero innovativo, che cambia la storia di una malattia", garantisce Marco Scatigna, direttore medico e scientifico di Sanofi-Aventis in Italia. "Lo aspettavamo da tanto" conferma Claudio Rapezzi, associato di cardiologia all'universita' degli Studi-Policlinico Sant'Orsola Malpighi di Bologna, che chiosa cosi': "Se parlando di dronedarone si usa il termine 'odissea', e se tutti i trial clinici che lo riguardano portano un nome della mitologia greca (da Athena ad Adonis, da Andromeda a Dyonisos), non e' un caso. Per noi medici, il dronedarone e' un mito che diventa realta'".

Articlolo scritto da: Adnkronos