BARI – Dieci ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e quattro agli arresti domiciliari, contro la pedofilia on line e la pornografia minorile. E ancora, un provvedimento di interdizione all'uso di strumenti informatici a carico di un undicesimo indagato. Sono i numeri dell'operazione denominata 'Clipart'.
Le ordinanze sono state emesse questa mattina dal Compartimento 'Puglia' della Polizia Postale in collaborazione con i colleghi dei reparti della Lombardia, del Piemonte, della Liguria, della Toscana, dele Marche e della Campania. Misure richieste del sostituto procuratore Roberto Rossi che ha diretto una attività di indagine avviata agli inizi del 2005.
L'impulso all'indagine si è avuto a seguito della segnalazione circa l'esistenza su Internet di un file camuffato nella sua denominazione ed estensione il cui contenuto corrispondeva a filmati pedopornografici; era scambiato attraverso l'uso di software come ad esempio e-Mule. Dopo i primi accertamenti, si è proceduto su autorizzazione dell'autorità giudiziaria a verificare l'eventuale contenuto pedopornografico del file.
Dall'analisi è così emerso che si trattava di un filmato (.avi, .mpeg, .mpg) in cui, in maniera inequivocabile, era riprodotta una brutale sequenza di atti sessuali con minorenni sotto i 14 anni e anche più piccoli.