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Pacchi bomba: dopo ordigni di giovedi’ torna paura nelle ambasciate

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Roma (Adnkronos) – Torna la paura nelle ambasciate di Roma. Il pacco bomba recapitato oggi all'ambasciata greca poteva esplodere, ma e' stato consegnato alle forze dell'ordine prima di una possibile deflagrazione. Il plico, hanno rilevato gli inquirenti, era dello stesso tipo di quelli recapitati ed esplosi giovedi' scorso nelle sedi diplomatiche della Svizzera e del Cile, provocando il ferimento di due persone. I due dipendenti di ambasciata investiti dall'esplosione degli ordigni non sono in pericolo di vita. Il pacco bomba all'ambasciata cilena era stato rivendicato nella serata del 23 dicembre dalla 'Federazione anarchica informale': "Abbiamo deciso di far sentire di nuovo la nostra voce con le parole e con i fatti. Distruggiamo il sistema di dominio. Viva la Fai, viva l'anarchia informale", era il testo di un biglietto trovato all'interno di una piccola scatola che era finita addosso al ferito in conseguenza della deflagrazione del pacco.Sempre nella giornata di giovedi' si erano poi rivelati solo dei falsi allarmi le segnalazioni di altri pacchi sospetti all'ambasciata di Ucraina e Slovenia. Anche oggi diverse segnalazioni, rivelatesi poi infondate, per pacchi recapitati alle ambasciate di Venezuela, Danimarca, Principato di Monaco e Svezia.

Articlolo scritto da: (Tao/Ct/Adnkronos)