AREZZO – Espressioni di intolleranza palesi emergono ripetutamente e sono sempre più preoccupanti soprattutto se assumono una caratteristica ideologica come l'ultima minaccia al sindaco Fanfani al quale va la piena solidarietà dei Socialisti, nella speranza che si sia di fronte al gesto di una “mente” isolata.
Certamente ci dobbiamo interrogare sul grado di intolleranza nel nostro paese. Spesso celata e che viene espressa nascondendosi sotto forme democratiche. La si ricava in varie forme, ad esempio nelle scritte, nelle schede nulle, nell’aumento dell’astensionismo. L’intolleranza viene alimentata da spaccatura esasperata da stadio della politica, sostenuta con forme evidenti e spesso infantili di falsità o con forme di demagogia che incentivano la rottura.
Appaiono inoltre evidenti nel voto, chiare forme di razzismo valutabile attraverso l'incremento dei consensi a liste che non avevano avuto spazio culturale in toscana. Le intolleranze, spesso non esternate per evidente vergogna delle proprie idee, emergono nel segreto dell'urna ed è lo stesso razzismo accentuato al nord che si manifesto già con i propri connazionali del sud quindi figuriamoci oggi con extracomunitari o comunque di altri paesi
Questo è certamente un paese che deve acquisire di nuovo una sua maturazione rintracciabile in una “terza” Repubblica supportata dall'analisi dei valori dei nostri giovani quando ritroveranno interesse proprio nella politica anche attraverso la reintroduzione indispensabile del voto di preferenza.
Quindi speranza sui giovani ai quali noi socialisti siamo pronti a consegnare il partito per fare in modo di renderlo vincitore come in Francia e altrove
I Socialisti comunque sono soddisfatti di aver contribuito come riformisti nella lista insieme al PD al risultato eccellente del voto toscano e del Presidente Rossi.