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Petrarca, ‘Mai così bianco’

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Petrarca, ‘Mai così bianco’

Arezzo – Mai così bianco e lindo il marmo della statua del Petrarca al Prato. Perlomeno nei decenni recenti. Il lavoro di ripulitura e restauro è stato eseguito da tecnici incaricati da Confartigianato Imprese nell’ambito del Festival Nazionale della Persona che si tiene in questi giorni ad Arezzo. “Abbiamo voluto lasciare un segno duraturo di questa nostra esperienza – ha detto Giorgio Guerrini, Presidente nazionale dell’associazione. Con questo festival non ci occupiamo solo delle imprese ma soprattutto delle persone che fanno le imprese”. “La statua aveva subito un forte degrado – ha ricordato il Coordinatore nazionale di Confartigianato Persone, Carmelo Rigobello. Ad opera non solo degli agenti atmosferici ma soprattutto a causa dei graffiti vandalici. Nell’opera di ripulitura e restauro abbiamo avuto la piena collaborazione della Soprintendenza e del Comune di Arezzo”.
Soddisfatto il Sindaco Giuseppe Fanfani: “ringrazio il Presidente Guerrini e Confartigianato. Con questo restauro hanno fatto un grande onore alla città. Adesso ci impegneremo a tutelare la statua del Petrarca. Non solo con le telecamere “puntate” sul monumento ma anche con una campagna di sensibilizzazione sul decoro della città”.
E’ stato Pier Luigi Rossi a tracciare la storia del monumento che “venne inaugurato il 25 novembre 1928 dal Re Vittorio Emanuele III. Un’opera che venne realizzata sul filone del recupero della memoria dei grandi uomini di Arezzo”. Passarono ben 56 anni dalla prima idea del monumento alla sua realizzazione. 250 tonnellate di marmo di Carrara che giunsero ad Arezzo, in blocchi lavorati, dalla stessa Carrara e da Firenze. Alla fine una statua di grandi dimensioni ( 12 metri di larghezza, 4 di altezza e 8 di profondità) che avrebbe dovuto essere collocata dapprima in alcuni luoghi centrali della città, quindi all’inizio del Prato per trovare, alla fine, la sua attuale collocazione.