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Play Theatre dalle 8:00 alle 24:00 teatro e danza a orari inconsueti

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Play Theatre dalle 8:00 alle 24:00 teatro e danza a orari inconsueti

AREZZO – Nelle giornate dal 23 al 25 luglio il Play Arezzo Art Festival apre uno spazio dedicato al teatro e alla danza contemporanea sul tema del MITO; gli appuntamenti teatrali apriranno le serate alle otto della sera presso il Teatro Pietro Aretino, prima di cena e prima dei grandi concerti del Play (due sono anche le prime nazionali ospitate) mentre gli spettacoli di danza chiuderanno la serata accolti nel Cortile del Comune, prolungando quindi ad un dopo concerto per una chiusura serata magica e leggera, un augurio di buonanotte.
Lo spettatore potrà quindi avviare un suo personale percorso scegliendo fra svariate proposte artistiche che lo porteranno dalla cornice classica del teatro, al grande spazio all’aperto per i concerti, allo spazio più intimo e incantato del cortile.

Tre saranno gli spettacoli teatrali che si articoleranno, in maniera differenziata, sui diversi significati del concetto di mito promosse dall'Associazione Toscana Gospel e due le serate di danza sempre dedicate al mito, in collaborazione con l'Associazione Sosta Palmizi di Cortona che per l’occasione ha voluto riunire alcuni giovani e validi artisti che collaborano da tempo con l’associazione stessa e che per l’occasione si confronteranno su musiche e gesti che vengono da mondi lontani: Euridice, Platone, Prometeo, Icaro, Il volo.
Forte di un esperienza già avviata e che va rinnovandosi da tre anni ma in periodo invernale, Invito di Sosta, grazie alla collaborazione della Regione Toscana, del Comune di Arezzo, Comune di Cortona, Comune di Lucignano e Associazione Teatro Possibile/Castiglion F.ino, anche in questa occasione estiva, Sosta Palmizi ha voluto perseguire la sua naturale vocazione a farsi ponte tra i giovani artisti e il pubblico incentivando e promuovendo un’ attenzione verso l’arte coreutica contemporanea nel territorio.
Il 23 luglio il primo incontro con “Sosta a mezzanotte, appuntamenti con la danza contemporanea” /Chiostro del Palazzo Comunale, sarà composto da quattro assoli :
Nera mamba di e con Elisabetta Di Terlizzi, sul mito dell’essere femminile, sul mito di Elettra nell’epoca del rock, l’istinto, la somma di molte donne: cinque quadri in movimento testimoniano il percorso ad ostacoli e le contraddizioni di un individuo che si interroga sulle possibilità di costruire la propria identità declinata al femminile.
Le voyageur immobile di e con Nicanor De Elia (prima nazionale), un viaggio all’interno di un universo sobrio e giocoso, su cui il danzatore-giocoliere si appoggia per dar vita alle diverse sfumature di movimento e di stati d’animo. Creando fin dall’inizio una relazione con il pubblico diretta, poetica ed irriverente.
Sack di e con Florencia Demestri (prima nazionale), una storia d'amore quotidiana, raccontata con il corpo in un'evoluzione dal domestico al selvaggio. Come nel mito di Orfeo ed Euridice la fine non è che l'inizio, e l'inizio è a sua volta fine senza ritorno.
E la tua veste bianca di e con Giorgio Rossi, sul mito di Eros e Psiche, dove nel tentativo di unire al movimento nello spazio la sensazione del nostro mondo in continua trasformazione, l’autore passa da una danza armonica calda ed ironica, al tramonto primaverile, al sorriso tra il lievemente perverso e il divertito, nel caos dell'apparente ordine.
Il 24 luglio secondo appuntamento con “Sosta a mezzanotte, appuntamenti con la danza contemporanea”/Cortile del Comune con uno spettacolo creato appositamente per il PlayArt Festival, Il mito del volo (prima nazionale), improvvisazione dedicata al tema del mito, che raccoglie tutti gli artisti protagonisti della prima serata, Nicanor De Elia, Florencia Demestri, Elisabetta di Terlizzi e Giorgio Rossi. La sacralità delle origine del mondo, la narrazione di un lontano dimenticato che ci avvolge, porteranno gli artisti ad una danza solitaria lontano dal palco, negli spazi del cortile, tra il pubblico; diventeranno in seguito, riuniti sulla scena, Er, Eco, Dedalo, Eros, Euridice, Icaro, Elettra, Psiche, Orfeo condotti dalla voce di un narratore, Vasco Mirandola, che recitarà senza peso la poesia di questo albero mondo, le sue radici profonde, la sua antichità.