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Porta la Sporta – Mai più sacchetti usa e getta

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Porta la Sporta – Mai più sacchetti usa e getta

AREZZO – Anche Arezzo ha aderito alla settimana nazionale per la riduzione dei sacchetti in plastica denominata porta la sporta, promossa dal 17 al 24 aprile da Associazione dei Comuni Virtuosi, WWF, Italia Nostra, FAI e Adiconsum per diffondere l'utilizzo della borsa riutilizzabile invece dei sacchetti in plastica e monouso.
In particolare nella nostra città l'evento è stato promosso dal WWF Arezzo e ha visto l'adesione del Comune di Arezzo con gli Assessorati Ambiente e Attività Produttive, del Centro Commerciale Setteponti – Ipercoop, della Sezione Soci Coop di Arezzo, di ArezzoRicicla e del Gruppo ArezzoPod-Morsbags.com.
L'evento principale si svolgerà sabato 24 aprile 2010 con l'allestimento a cura dei volontari del WWF di Arezzo, del Gruppo ArezzoRicicla e del Gruppo ArezzoPod-Morsbags.com, di due stand collocati presso il mercato cittadino in viale Giotto dalle 8.30 alle 12.30 e presso il Centro Commerciale Setteponti – Ipercoop dalle 9.00 alle 20.00 circa, dove i cittadini potranno ritirare gratuitamente una borsa riutilizzabile donata dal Comune di Arezzo e altre prodotte dalle volontarie di ArezzoPod Morsbags.com, che allestiranno un laboratorio mobile dove confezioneranno le borse riutilizzabili realizzate con materiali e stoffe di recupero.
Inoltre Ipercoop offrirà ai propri clienti la possibilità di acquistare a prezzo scontato tutti i sacchetti riutilizzabili in vendita nel supermercato.
La “Settimana nazionale” costituisce il secondo evento, dopo la giornata internazionale “Plastic Bag Free” dello scorso 12 settembre, che viene lanciato nell'ambito della campagna “Porta la Sporta”.

La campagna promossa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi è stata lanciata nel marzo 2009 con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uso ormai fuori controllo del sacchetto in plastica (e conseguente danno ambientale), come esempio emblematico di uno stile di consumo “usa e getta” non più sostenibile.

Anche il rapporto annuale “State of the World 2010″ del WorldWatch Institute recentemente presentato ribadisce la necessità di superare al più presto il consumismo aderendo ad un modello culturale fondato sulla sostenibilità per prevenire il collasso della civiltà umana.
Le parole d'ordine che devono entrare nel quotidiano di tutti noi sono riuso, riciclo ma soprattutto RIDUZIONE dello spreco.

Il WWF Arezzo che ha invitato tutti i Comuni della Provincia e la stessa Amministrazione Provinciale ad aderire alla campagna Porta la Sporta, ringrazia il Comune di Arezzo per la propria adesione e per aver assunto la decisione di agire in modo più concreto donando sacchetti riutilizzabili alla cittadinanza e anche i volontari di Arezzo Ricicla e Arezzo Pod che ci affiancheranno in questo importante evento. "Ci auguriamo che il percorso avviato con l'evento di sabato – afferma Donato Marmorini referente settore rifiuti del WWF Arezzo – possa condurre ad individuare un accordo tra tutte le parti interessate che possa progressivamente bandire l'uso del sacchetto in plastica dal nostro vivere quotidiano."

Il messaggio che questo evento vuole anche trasmettere è che tutti possiamo prender parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e che…. non c'è tempo da perdere! Dobbiamo partire da adesso impegnandoci ciascuno nel proprio ruolo per un futuro che utilizzi in maniera più efficiente e sostenibile le risorse naturali in diminuzione: acqua potabile, foreste, terreni fertili, ecc.
Portare la sporta può diventare qualcosa di più di una semplice abitudine, può rappresentare il "primo" atto di consapevolezza ecologica che apre un percorso di atti ulteriori di rispetto verso l'ambiente.
Così come il sacchetto, seppur biodegradabile, è diventato l'icona di uno stile “usa e getta” la borsa deve diventare segno distintivo di quanti non hanno solamente adottato un oggetto ma uno stile di vita di cui essere orgogliosi che antepone “il prendersi cura, l'essere consapevole delle proprie azioni” all'agire automaticamente e superficialmente nel quotidiano per soddisfare comodità momentanee, inconsapevoli del pegno che le future generazioni dovranno pagare.