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Proclamata la prima santa australiana: denunciò un prete pedofilo

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Proclamata la prima santa australiana: denunciò un prete pedofilo

Città del Vaticano – (Adnkronos) – Per quanto la preghiera possa sembrare a volte un'attività superflua o inutile, non bisogna invece mai stancarsi di pregare il Signore e di chiedere giustizia rivolgendoci a lui. E' quanto ha spiegato questa mattina Benedetto XVI nel corso dell'omelia pronunciata in occasione della canonizzazione di sei nuovi santi in Piazza San Pietro, fra i quali la prima santa australiana, suor Mary McKillop.
Il Papa è partito dalla parabola della vedova che chiede giustizia a un giudice il quale non ha paura di Dio ed è intenzionato a non dar ascolto alla vedova. Eppure a forza di implorarlo la dona ottiene giustizia. ''Non dobbiamo mai disperare, ma insistere sempre nella preghiera'', ha detto il Pontefice, che poco prima aveva osservato: ''La liturgia di questa domenica ci offre un insegnamento fondamentale: la necessità di pregare sempre, senza stancarsi''..
''Talvolta – ha aggiunto – noi ci stanchiamo di pregare, abbiamo l'impressione che la preghiera non sia tanto utile per la vita, che sia poco efficace. Perciò siamo tentati di dedicarci all'attività, di impiegare tutti i mezzi umani per raggiungere i nostri scopi, e non ricorriamo a Dio''. ''Gesù invece – ha proseguito Ratzinger – afferma che bisogna pregare sempre''.
La santa australiana Mary of the Cross (Mary Helen) MacKillop, proclamata oggi da Benedetto XVI, è la fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore, dedite alla educazione dei poveri, orfani, delle ragazze in pericolo. Fra l'altro suor McKillop subì traversie di non poco conto all'interno della stessa Chiesa in quanto fu scomunicata dal suo vescovo per aver denunciato, insieme ad altre consorelle, gli abusi sessuali su minori commessi da un sacerdote.
Successivamente la scomunica, comminata irregolarmente, le fu revocata e la sua congregazione riconosciuta. La postulatrice della causa di canonizzazione, suor Maria Casey, ha confermato questo particolare della storia di suor McKillop alla Radio Vaticana, e tuttavia ha aggiunto che fu solo uno dei fattori di tensione che si generarono con i vertici della Chiesa australiana.
Suor McKillop, ha spiegato infatti la postulatrice, era a favore ''della dignità di tutti gli uomini'' e contro ogni forma di discriminazione, ''senza differenze di credo o di razza'', contro ogni forma di oppressione. La vicenda viene citata con prudenza dal dossier ufficiale sulla vita della religiosa diffuso dal Vaticano nel quale tuttavia si legge: ''Una complessa serie di circostanze portò il vescovo di Adelaide, che una volta era suo amico e benefattore, a scomunicare Mary nel 1871 per presunta disobbedienza''.
''Questa scomunica – prosegue il testo del dossier – non era valida e ingiustificata alla luce di informazioni successive. Mary in ogni modo accettò la scomunica e l'allontanamento di molte delle sue consorelle con serenità e pace''. Quindi ''il vescovo revocò la sua decisione poco prima della sua morte , sei mesi più tardi''. Infine ''Mary tornò al suo lavoro e la maggior parte delle sorelle, che erano state scacciate, tornarono all'istituto, quelli furono giorni bui''. La Radio Vaticana definisce ''straordinaria'' la vita e l'opera ''di Mary MacKillop, la prima santa australiana''.
''In una terra ancora aspra come l'Australia del XIX secolo – spiega l'emittente della Santa Sede – la futura santa si impegnò in modo instancabile per i più poveri e in particolare per offrire educazione a tutti i bambini bisognosi''. ''La giovane religiosa, che nel 1867 prese il nome di Maria della Croce – afferma ancora la Radio Vaticana – superò con fiducia e spirito di obbedienza, le malattie che l'affliggevano e le incomprensioni all'interno della Chiesa''. Quindi ''nel luglio del 2008, durante la Gmg di Sydney, Benedetto XVI ha riconosciuto che ''il suo appello per la giustizia in favore di coloro che venivano trattati ingiustamente e il suo esempio di santità sono diventati una fonte di ispirazione per tutti gli australiani'''.
Gli altri beati canonizzati oggi sono: Stanislaw Soltys (1433-1489) ''Kazimierczyk', sacerdote dei Canonici Regolari Lateranensi, polacco prete di grande fede, predicatore e confessore; André (Alfred) Bessette (1845-1937), religioso della Congregazione di Santa Croce, una vita segnata da grandi sofferenze, esemplare per obbedienza e misticismo; Ca'ndida Mari'a de Jesu's (Juana Josefa) Cipitria y Barriola (1845-1912, fondatrice della Congregazione delle Figlie di Gesù) con particolare dedizione all'educazione dell'infanzia; Giulia Salzano (1846-1929), fondatrice della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore, impegnate nella formazione cristiana del popolo; Battista (Camilla) Varano (1458-1524), monaca dell'Ordine di Santa Chiara, grande mistica e letterata.

Articlolo scritto da: Adnkronos

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