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Protezione Civile di Arezzo, Ammirati (Pdl) interroga Rossi

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Protezione Civile di Arezzo, Ammirati (Pdl) interroga Rossi

Firenze – «La scure del Comune di Arezzo si abbatte impietosa e insensata sulla Protezione Civile? E il
Vicecapogruppo Vicario del Pdl Paolo Enrico Ammirati proietta subito il caso direttamente sulle scrivanie della giunta regionale attraverso un’interrogazione urgente in cui chiede al governatore della Toscana Enrico Rossi di «unificare i modelli organizzativi locali, così da evitare che alcune amministrazioni come quella aretina azzerino in pratica l’efficienza della protezione civile locale a suon di tagli». Sì perché se la protezione civile rappresenta ovunque un baluardo fondamentale di difesa sociale, «a livello locale – scrive Ammirati nel suo documento – la necessità è talvolta quella di non smantellare quanto già è stato fatto nel passato, come invece sta facendo l’amministrazione comunale di Arezzo che ha praticamente annullato le risorse disponibili per l’acquisto di attrezzature, ha ridotto drasticamente le risorse per le associazioni di volontariato ed ha infine separato le competenze di operatività e coordinamento di Protezione Civile, con effetti che si sono ben risentiti in occasione di recenti emergenze».
La Regione in questo senso può fare molto. E infatti Ammirati, con la sua interrogazione, richiama la giunta alle proprie responsabilità: «E’ necessario unificare i modelli delle organizzazioni locali, così da evitare – spiega – che un bel giorno un amministratore si svegli e imponga tagli insostenibili a un settore di vitale importanza». Non solo: «E’ indispensabile – si legge nel documento – che almeno ogni città capoluogo di provincia, o comunque i comuni toscani che presentano particolari caratteri di criticità ambientale siano dotati di strutture e di un’organizzazione territoriale efficiente, tanto da poter intervenire adeguatamente in caso si verifichino eventi calamitosi». Questo perché, scrive Ammirati, «anche gli enti locali, e in particolare le amministrazioni comunali, devono essere in grado di rispondere alla necessità, oltre che dell’azione preventiva, e di operare in emergenza con forze organizzate la cui struttura fondamentale si concentra nel supporto indispensabile costituito dalle associazioni di volontariato e dalla Croce Rossa». Occorre dunque, scrive l’esponente del Pdl, «che la Regione preveda specifiche risorse per gli enti locali, al fine di favorire l’acquisizione di mezzi e attrezzature indispensabili per far fronte alle sempre più numerose e diversificate emergenze, superabili solo grazie a una pronta ed efficace organizzazione territoriale, al concorso delle associazioni di volontariato, ma anche attraverso le idonee apparecchiature tecniche che in molti casi non sono disponibili a livello locale».
Senza scuse: «La limitata disponibilità delle risorse economiche dalla Regione derivante dalla manovra nazionale, varata dal governo nazionale per difendere il paese dalla crisi economica internazionale, non può essere addotta – mette le mani avanti Ammirati – come causa di un rallentato sviluppo dell’organizzazione e della modernizzazione delle dotazioni tecniche necessarie per il funzionamento ottimale della macchina regionale di Protezione Civile». Su questo la Regione è ora chiamata a rispondere in forma scritta, prendendo impegni nero su bianco.»