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Provincia Arezzo: chiede lo stato d’emergenza per la Protezione Civile

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Provincia Arezzo: chiede lo stato d’emergenza per la Protezione Civile

AREZZO – La Giunta provinciale ha presentato la richiesta di stato di emergenza per la protezione civile in seguito all'ondata di maltempo che ha investito il territorio aretino dal 19 dicembre fino ad oggi. Ad annunciarlo è stato il Presidente della Provincia Roberto Vasai nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche gli Assessori alla difesa del suolo Antonio Perferi ed alla viabilità Francesco Ruscelli. Gli eventi meteorici che hanno interessato la Provincia di Arezzo hanno preso il via il 19 dicembre con abbondanti nevicate, il cui repentino scioglimento, provocato dal brusco innalzamento delle temperature del 22 dicembre 2009, si è sovrapposto alle abbondanti piogge che hanno coinvolto il territorio provinciale, protraendosi fino ad oggi. Le informazioni in possesso del Servizio Protezione Civile sono stati integrate con quelle dei Servizi Viabilità, Difesa del Suolo e Polizia Provinciale e con quelle provenienti dei Centri Intercomunali e Comuni coinvolti dall’evento. In tutti gli eventi, è stata mantenuta costante l'attività di coordinamento da parte di Provincia e Prefettura, con l'apporto delle Strutture dei Centri Intercomunali, dei Comuni, della Provincia, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine e delle associazioni della Consulta Provinciale del Volontariato per la Protezione Civile. "Il lavoro svolto è stato ben coordinato e integrato, a dimostrazione del livello di professionalità nel territorio nell'ambito della protezione civile – ha affermato il Presidente Vasai. La richiesta di stato di emergenza è immediata perché abbiamo già un elenco di interventi di somma urgenza già effettuati o da effettuare per oltre tre milioni e mezzo di euro solo per quanto riguarda la viabilità provinciale e la difesa del suolo. Numerose sono anche le segnalazioni e le richieste che ci sono pervenute dai Comuni e dai centri intercomunali, che stiamo raccogliendo per trasmetterle alla Regione Toscana. Per quanto riguarda lo stato di calamità in agricoltura, invece, l'iter è diverso perché adesso i nostri tecnici stanno facendo le verifiche per una prima stima dei danni, che potranno essere verificati con certezza soltanto nelle prossime settimane". Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni evidenziano il perdurare di condizioni avverse su tutto il territorio provinciale e pertanto le situazioni di criticità già in essere potranno subire ulteriori aggravamenti e potranno emergere ulteriori situazioni. "Nonostante questa situazione in piena evoluzione – ha affermato l'Assessore provinciale alla viabilità Francesco Ruscelli – possiamo fare un primo bilancio con oltre 60 interventi compiuti sulla viabilità provinciale per smottamenti o frane, che in qualche caso sono state anche di notevoli dimensioni, con Casentino e Valtiberina come zone maggiormente interessate da questi fenomeni. Complessivamente nei cinque reparti della viabilità provinciale si quantificano, per ora, danni complessivi per 1.331.780 suddivisi in 332.160 nel reparto Valdichiana Ovest, 64.000 nel reparto Valdarno, 116.370 nel reparto Valdichiana Est, 586.000 nel reparto Valtiberina e 232.800 nel reparto Casentino. Colgo l'occasione per ringraziare per il lavoro fatto e la tempestività dimostrata i dipendenti del servizio viabilità della Provincia", ha sottolineato l'Assessore Ruscelli ai cui ringraziamenti si è associato anche l'Assessore alla difesa del suolo Antonio Perferi. "La risposta che è stata data in termini operativi è sotto gli occhi di tutti – ha sostenuto Perferi. Si è trattato di un evento di notevole portata, distribuito nel tempo e diffuso in tutto il territorio. Gli interventi di somma urgenza del servizio difesa del suolo per danni causati dalle piene sono stati 31 per un totale di 2.228.000 euro. In questa circostanza non sono state messe in funzione le casse di espansione perché si è soltanto sfiorato il livello di guardia, ma avere questo tipo di soluzione ha dimostrato tutta la sua efficacia. Quella delle casse di espansione si conferma quindi una scelta fondamentale, e questo deve servire anche da stimolo soprattutto laddove abbiamo già progetti e risorse per poterle realizzare", ha concluso l'Assessore Perferi. Ad illustrare nel dettaglio la situazione climatica e gli interventi compiuti è stato il responsabile del servizio di protezione civile della Provincia Nicola Visi: "il periodo tra il 19 e il 22 dicembre è stato caratterizzato da nevicate abbondanti e conseguenti eventi gelivi che hanno coinvolto tutto il territorio provinciale, compreso le zone di pianura. Il fenomeno ha rivestito carattere di eccezionalità in quanto sono stati presenti fenomeni nevosi o di ghiaccio particolarmente intensi, che hanno coinvolto Comuni con territorio prettamente non montano, per i quali queste precipitazioni sono un evento eccezionale. Il periodo a partire dal 22 dicembre è stato invece caratterizzato da precipitazioni intense ed estese a tutto il territorio provinciale a cui è da sovrapporre il brusco innalzamento della temperatura che ha comportato lo scioglimento della coltre nevosa caduta in abbondanza in tutta la Provincia nei giorni precedenti al 22 dicembre. Nell’ultimo mese le precipitazioni hanno raggiunto valori generalmente superiori ai 200 mm, con picchi fino a 530 mm come nel caso di Badia Tedalda. Buona parte dei Comuni della Provincia, le strutture della Viabilità provinciale ed il reticolo idrografico sono risultati particolarmente coinvolti dall’evento con esondazioni, allagamenti, danni alle opere idrauliche e numerose frane che hanno provocato danni significativi alle sedi stradali, alle infrastrutture e l’isolamento di alcune località", ha concluso il dottor Visi.

SINTESI DEGLI EVENTI DEL DICEMBRE 2009- GENNAIO 2010

COMUNI COINVOLTI
Dalla sintesi delle informazioni riportate all’interno della Scheda Segnalazione Criticità si
evince il coinvolgimento dei Comuni di:

AREZZO:
– frana in loc. La Chiassa su strada interpoderale che ha comportato l'isolamento di una
abitazione. La criticità sussiste.
– frana in loc. Montione che ha provocato prestazioni straordinarie del personale tecnico per
la verifica della sussistenza dei presupposti per l'adozioni di provvedimenti di evacuazione;
da una valutazione più attenta è stato deciso di dichiarare agibili le abitazioni, rimanendo
inagibile solo il passaggio pedonale retrostante; in esecuzione attività di monitoraggio e
messa in sicurezza della frana.

CASENTINO:
– CAPOLONA:
1) SC di Lorenzano – CHIUSA per frana; isolata la frazione di Lorenzano – il Comune ha
messo a disposizione un servizio di navetta H24 per il trasporto delle persone
dall’interruzione della viabilità al paese, distante circa 1,5 km; il Comune sta valutando
l’opportunità di riaprire la strada a senso unico alternato piuttosto che di predisporre
una viabilità alternativa;
2) SC Bibbiano – loc Poggio di Ierna: frana – senso unico alternato.

– CHITIGNANO:
1) SC Rosina – Taena – CHIUSA per frana; individuate viabilità comunali alternative.

– BIBBIENA:
1) SC del Poggetto e Sc del Caggio – il Comune è intervenuto per ripristinare la viabilità
chiusa a causa di allagamenti.

– CASTEL FOCOGNANO:
1) Loc. Muccia – segnalato evento franoso in atto che non interessa abitazioni ma alcuni pali
per l’erogazione della corrente elettrica (Enel); situazione in evoluzione, continua il
monitoraggio.

– TALLA:
1) SC Talla-Capraia – CHIUSA per frana; isolata frazione di Capraia – la viabilità
alternativa è costituita attualmente da una pista forestale, inutilizzabile in caso di
precipitazioni nevose.

VALDARNO:
– BUCINE:
1) SC per Cennina – CHIUSA per frana; viabilità alternativa dalla fraz. di Ambra.
2) SC loc. Case Mearino fraz. di Levano – frana che coinvolge un muro di sostegno -senso
unico alternato.

– CASTELFRANCO DI SOPRA:
1) SC della Via (o del Fratino) frana con ingombro di circa metà della carreggiata – senso
unico alternato
2) "Strada Consortile delle Fossate" – il lato destro della carreggiata risulta parzialmente
crollato a causa dello smottamento della banchina causato dall'erosione della sponda
in dx idrografica del Borro delle Fossate; il traffico veicolare è garantito; in corso gli
interventi di messa in sicurezza.

– CAVRIGLIA:
1) SC Santa Barbara-Meleto – frana – senso unico alternato; situazione in evoluzione,
continua il monitoraggio;
2) SC di Castelnuovo dei Sabbioni – CHIUSA per frana in loc. Poggio Peri; la frazione di
Matole è raggiungibile con viabilità alternativa; situazione in evoluzione, continua il
monitoraggio e la predisposizione di interventi di messa in sicurezza.

– MONTEVARCHI:
1) SC per Moncioni – CHIUSA per motivi di sicurezza a causa del cedimento del Ponte sul
Torrente Sabina. Sussiste viabilità alternativa; situazione in evoluzione, continua il
monitoraggio;
2) SC Caposelvi – frana – senso unico alternato – situazione in evoluzione, monitoraggio in
atto;
3) Torrente Sabina – forti erosioni in dx idrografica hanno provocato alcuni importanti
cedimenti con conseguente deposito di materiale. Rilevate erosioni alle gabbionate;
4) Torrente Giglio – rilevati cedimenti arginali.
5) Torrente Dogana- cedimenti arginali in sx idrografica in loc. Noferi.
6) Montevarchi: divelto una parte del tetto del blocco centrale del cimitero di Montevarchi;
Sono in corso i lavori di ripristino.
7) SC via Pascoli – CHIUSA per caduta cavo Enel; ripristino in corso da parte di Enel.
sussiste viabilità alternativa.

– TERRANUOVA BRACCIOLINI:
1) SC di Piantravigne: riapertura strada grazie alla rimozione di detriti provocato da
smottamenti.

VALDICHIANA:
– CORTONA:
1) Strada vicinale di Farneta loc. Chianacce – CHIUSA per frana, la situazione è in
aggravamento, viabilità alternativa lungo la SP 30 o la SC Montecchio-Cignano;
2) SC di Seano – CHIUSA per aggravamento della frana che si è attivata nel mese di
dicembre; viabilità alternativa presente.

– MONTE SAN SAVINO:
1) SC del Calcione, SC del Mantellaccio, SC di Bugiana – smottamenti che hanno
comportato l’attivazione del Comune per la rimozione del materiale e la riapertura delle
strade.

VALTIBERINA:
– ANGHIARI:
1) Rottura argine Fosso Rio della Ragnaia che ha comportato il possibile coinvolgimento
delle abitazioni in loc. Molinello; l’argine è stato ripristinato, continua la fase di
attenzione, nonostante i livelli in diminuzione;
2) Anghiari: SC in loc. Scandolaio – frana – intervento di rimozione della frana in atto; da
avviare intervento di stabilizzazione della scarpata.

– BADIA TEDALDA:
1) SC località di " Terensauro" – smottamento e allagamento a causa delle forti piogge; il
Comune ha provveduto al ripristino della viabilita e continua la fase di attenzione e
monitoraggio.
2) SC che congiunge la località di "Fresciano" con la SP "Alta Marecchia" – rottura e lo
sradicamento di alcune piante ai bordi della carreggiata. Il Comune ha provveduto al
ripristino della viabilita.
3) SC di "Arsicci" ostruita da ramaglie. Il Comune ha provveduto al ripristino della viabilita.
4) SC di "Tramarecchia" – rottura e sradicamento di alcune piante ai bordi della
carreggiata. Il Comune ha provveduto al ripristino della viabilita.
5) SC di "Rofelle – rottura e sradicamento di alcune piante ai bordi della carreggiata. Il
Comune sta provvedendo al ripristino della viabilita.
6) SC di "Monteviale" – rottura e sradicamento di alcune piante ai bordi della carreggiata.
Interrotto per alcune ore il collegamento con le località di Pianello, Monteviale e di
Valdibruci. Il Comune ha provveduto al ripristino della viabilità e continua la fase di
attenzione e monitoraggio.
7) Strade Comunali di "Molino di Mezzo", Stiavola", "Montelabreve" e le "Caselle",
interrrotte a causa di movimenti franosi, rottura e ribaltamento di alcune piante ai bordi
della carreggiata. Il Comune ha provveduto al ripristino della viabilita. Continua il
monitoraggio.
8) SC del "Ranco", interrotta temporaneamente a causa dell'esondazione del Torrente
"Presale" che ha trasportato ramaglie nella sede stradale. Il Comune ha provveduto al
ripristino della viabilità.

– CAPRESE MICHELANGELO:
1) SC in loc. Gregnano – frana – senso unico alternato.

– MONTERCHI:
1) erosioni arginali e smottamenti lungo il corso dei torrenti Padonchia e Cerfone.

– PIEVE SANTO STEFANO:
1) SC ex Tiberina 3 bis – ponte su fosso secondario – crollo delle pietre dal muro di spalla
a valle del ponte; il parapetto in pietra del ponte risulta inclinato;
2) SC ex Tiberina 3 bis loc. Voltraio – a rischio chiusura causa frana in movimento, che
potrebbe anche coinvolgere alcuni edifici privati; situazione in evoluzione,
monitoraggio in atto;
3) SC di Cercetole in loc. Casacce due frane rendono pericoloso il transito; rischio di
isolamento del paese di Cercetole (10-15) residenti;
4) SC via Tiberina, loc. Intentri – frane e smottamenti – in corso interventi di
consolidamento e ricostruzione dei muri di retta;
5) Fiume Tevere, loc. Fonte del Mignone, erosione e smottamenti – da avviare la
ricostruzione delle difese spondali;
6) crollo di un muro di sostegno presso la Residenza Sanitaria Assistita di Pieve Santo
Stefano;
7) SC di Cerbaiolo a rischio chiusura causa frana;
8) SC di Mignano – causa frana strada parzialmente interrotta, a rischio totale interruzione;
situazione in evoluzione – monitoraggio in atto;
9) SC di Cirignone – causa frana strada a rischio di interruzione; situazione in evoluzione –
monitoraggio in atto;
10) SC Ville di Roti – causa frana strada a rischio di interruzione; situazione in evoluzione –
monitoraggio in atto.

– SANSEPOLCRO:
1) SC dei Sassi Rossi – il Comune ha mantenuto la strada aperta rimuovendo l’ostruzione
da ramaglie di un piccolo ponte.

– SESTINO:
1) SC Rocchetta – frana – situazione in evoluzione, strada a rischio chiusura.
2) in numerose strade comunali sono intervenuti gli Operai Forestali della CM Valtiberina
per ripristinare la viabilità interessata da caduta rami.