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Quello ‘Scrigno’ del Duomo della Madonna

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AREZZO – «Una bella notizia per il turismo aretino, una bella iniziativa per la cultura, quella della mostra che si è chiusa tempo fa in via Oberdan 61, ad Arezzo, alla ex chiesa della Madonna del Duomo, con gli affreschi di Parri Spinelli e lo splendore delicato della Madonna della Rosa.
Una riscoperta che disegna un punto a favore della cultura aretina quella della presentazione di una eccellente mostra nella “chiesa dimenticata “ dove troneggia la Madonna della Rosa, dipinto proveniente dal Duomo Vecchio di Arezzo.
Entrare nell’antica chiesa è stata emozione, sorpresa, riflessione.
L’emozione di una rappresentazione artistica curata con sobrietà e fascino, per le luci, i colori, la brochure elegante e il fascino dei nomi grandi della storia dell’Arte che vede Arezzo “capitale “. La prospettiva totale, le opere e i nomi di Spinello Aretino, Parri Spinelli, con l’aura onnipresente di Giorgio Vasari (come non ricordare, ancora una volta, il 2011, 500° della nascita del sommo aretino ? ) e una atmosfera fascinosa,singolare anche per una mostra artistica.
Sorpresa per la cura dei particolari, per una riscoperta che merita una prosecuzione, un approfondimento che si potrebbe collocare intorno alla devozione popolare, al senso artistico dell’affresco della Madonna della Rosa, alla certificazione dell’opera legandola agli studi su Vasari e Spinello Aretino.
Riflessione su Arezzo e la storia dell’Arte, sulle potenzialità inespresse di una città ” capitale “ che racchiude autentici giacimenti culturali e gioielli di valore mondiale nel campo della pittura. Arezzo che può e deve volare nell’offerta turistica e culturale. Riflessione partendo da una mostra, quella del Duomo della Madonna, che mi preme sottolineare come autentico “ fatto “ culturale e artistico di quell’Arezzo migliore che è bene promuovere.
Come non segnalare gli angeli musicanti e il San Michele Arcangelo di Parri Spinelli che fanno da degna corona alla Madonna della Rosa, tenera ed elegante nell’atto di porgere la rosa.
Arezzo non può dimenticare i suoi grandi geni dell’arte; gli stessi Spinello Aretino e Parri Spinelli sono troppo “ riposti “, quasi messi all’angolo di un panorama culturale e di offerta turistica che ne ha invece enorme bisogno: perché non pensare a una iniziativa che li valorizzi insieme al 2011 di Giorgio Vasari?
Il Duomo della Madonna, la Madonna della Rosa, un luogo che si ascrive a lettere grandi negli itinerari culturali e turistici aretini; un affresco che appartiene all’anima profonda degli aretini ed è degno della grande storia dell’Arte italiana.»

Giuseppe Giorgi studioso di storia

Articlolo scritto da: Giuseppe Giorgi