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Renzi risponde Lucia Tanti su privatizzazione acqua

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AREZZO – Ringrazio Lucia Tanti per il suo attacco a Sinistra Ecologia Libertà sul problema della privatizzazione dell’acqua. Finalmente anche il Popolo della libertà si è accorto che SEL esiste, Evidentemente l’effetto Vendola sta arrivando anche ad Arezzo. Si sa, siamo piccoli, in fasce, e le nostre posizioni sono necessariamente “infantili e tenere”. Non abbiamo la crosta dei potenti politici navigati. D’altra parte se così non fosse saremmo rimasti nelle più comode e rassicuranti “case madri” di origine, magari anche più gratificanti..
Sappiamo bene, nella nostra infantile ingenuità, che sono molto più utili quelli che stanno all’opposizione (ogni tanto) e che non si sporcano le mani ….
Vedo infatti che in questi giorni tutti i partiti, di fronte alle elezioni regionali, si danno tanto da fare per andare all’opposizione per rimanere coerenti con le proprie idee.
Ma non daremo questa soddisfazione, mantenendo ferme le nostre battaglie,. Che non sono di oggi e non sono improvvisate.
Per fortuna sua Lucia Tanti era molto giovane, oltre dieci anni fa, e forse aveva altri giusti e sollazzevoli interessi, piuttosto che seguire i problemi delle pubbliche amministrazioni, il dibattito che animò l’avvio di Nuove Acque e le diverse prese di posizioni.
D’altra parte allora eravamo in un altro secolo, in un altro mondo anche politico e forse è più utile lasciarlo all’analisi della storia. Ognuno, poi, verifica le proprie personali esperienze e coerenze.
I problemi, ovviamente, non sono personali, ma politici; riguardano il presente ed il futuro. E poniamo problemi di coerenza politica oggi.
E domandiamo: come si può essere fautori di battaglie contro Nuove Acque, mettendosi a capo di comitati contro la privatizzazione, per la ripubblicizzazione, e poi sostenere leggi che la rendono obbligatoria? Oltre tutto togliendo ogni voce ai territori, agli enti locali, in barba ad ogni “ideologia” federalista?
Confrontiamoci su questo: l’acqua è o no un bene pubblico inalienabile? Privatizzarne la gestione, è o no un modo di privatizzarla? La libera concorrenza, già fallita in altri settori dell’economia (basterebbe pensare ai costi della benzina) può essere applicabile ai beni comuni come l’acqua?
Si può criticare, giustamente, la società Nuove Acque e la sua gestione, ma proporre di rendere ininfluente anche formalmente la presenza del pubblico nella programmazione e nel controllo è un passo avanti o un passo indietro?.
Questi sono i problemi e le diversità su cui confrontarsi. Noi siamo convinti che l’acqua, in quanto bene pubblico essenziale non può essere privatizzata nemmeno nella gestione. E per questo abbiamo insistito perché la Regione attivasse la procedura di incostituzionalità nei confronti la dell’ultimo inaccettabile decreto governativo di centro destra: Come vedi non siamo alleati così succubi al PD e, pur stando in maggioranza, facciamo le nostre battaglie. (Vedo, piuttosto, più aria di inciuci tra i grandi partiti e non solo sulle leggi elettorali).
Vorremmo anche da parte degli amministratori del centrodestra qualche segnale di autonomia rispetto alle proprie maggioranze di governo, se sono convinti di quanto sostengono nei territori. Il doppio gioco non può durare in eterno
E’ una richiesta infantile. Lo sappiamo. Ma che ci vuoi fare…siamo ancora in fasce.