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Roma ricorda Albertone

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ROMA – Spettacolo e cultura, arte e politica insieme per rendere omaggio ad Alberto Sordi nel giorno della sua nascita. Ieri, infatti, il grande attore avrebbe compiuto 90 anni e, per l'occasione, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, ha avuto luogo la terza edizione del Premio Alberto Sordi, vinta da Milly Carlucci, Carlo Verdone e Massimo Ranieri.
Un appuntamento, intitolato 'Dedicato ad Albertone', voluto dalla Fondazione Alberto Sordi e ideato da Stefania Binetti, responsabile delle relazioni esterne della Fondazione. Un omaggio attraverso proiezioni di film, musica, teatro, poesia ed opere dialettali, con incluse le testimonianze delle persone che hanno avuto la possibilita' di conoscerlo personalmente, come Stefano Antonucci e Paola Comin.
Da Enrica Bonaccorti a Ninetto Davoli, da Barbara Palombelli e Francesco Rutelli a Renato Balestra. E ancora, da Amedeo Minghi e Rosanna Cancellieri ai tre vincitori erano tutti riuniti per festeggiare il grande attore romano.
Nel corso della serata, presentata anche quest'anno da Paola Saluzzi, sono stati trasmessi brani dai piu' celebri film dell'attore, con inediti estratti dal video che il registra-sceneggiatore Massimo Scaglione giro' nel 2000, quando Sordi fu per un giorno sindaco della Capitale.
La Fondazione Alberto Sordi, presieduta da Giorgio Assumma e diretta da Sergio Utili, da anni sostiene centri di ricerca e formazione scientifica dell'universita' Campus Bio-Medico di Roma e l'attuazione di un progetto socio-sanitario di tipo nuovo, un Centro per Anziani Fragili, per il mantenimento e lo sviluppo delle facolta' psicofisiche delle persone anziane. Proprio alcuni degli ospiti del centro ieri sera sono stati protagonisti della messa in scena di 'La scoperta de l'America' di Cesare Pascarella.
I proventi della vendita dei biglietti per 'Dedicato ad Albertone' saranno devoluti ad un progetto di ricerca scientifica, diretto dal primario del Policlinico, Paolo Rossini, finalizzato all'individuazione di una metodologia per una diagnosi precoce del morbo di Alzheimer.
Emozionato Carlo Verdone: "Ricevere un premio dedicato ad Alberto Sordi per me e' un sogno che si avvera''. ''Alberto -ha aggiunto- e' stato un uomo che ho stimato tantissimo, gli ho voluto veramente bene ed e' stato un bene ricambiato''. ''Lui -ha continuato Verdone- mi ha insegnato ad amare la commedia italiana grazie ai suoi primi film. E' la' che mi ha introdotto nella commedia italiana dei caratteri''.
''Se riesco a riflettere in maniera ponderata -ha concluso Verdone- dico: ma chi l'avrebbe mai detto che un ragazzino che gli tirava i sassi contro la finestra, che lo vedeva come un grandissimo attore, un giorno sarebbe stato al suo fianco in un film?''.
Massimo Ranieri ha parlato di "premio tra i più importanti della mia vita", perché è "un premio in ricordo di un attore cosi' profondamente amato. Un premio cosi' romano".
''Sono proprio commossa" ha detto Milly Carlucci. "Mi sembra di non meritare questo premio perche' tra tutti noi che facciamo spettacolo e lui e quella generazione c'e' una distanza. E' una generazione magica ed irripetibile''. ''Io sono sempre stata un'estimatrice, una cultrice del mito di Alberto Sordi e -ha ricordato la conduttrice- ho avuto anche la fortuna di poterlo intervistare alcune volte. Una volta proprio quando lui gia' non stava bene''.
Commosso il ricordo dell'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli: "Alberto Sordi avrebbe dovuto e potuto vivere molto di piu'. Pero' la sua volonta' e la sua generosita' permetteranno, con la donazione che ha fatto, di fare vivere e fare essere piu' felici molti anziani''. "Un grande uomo, un grande italiano, un grande romano, di generosita' e visione''. ''Sordi -ha aggiunto Rutelli- e' stato un uomo di intelligenza sopraffina e caustico. Io ho avuto tante confidenze da lui negli ultimi anni della sua vita, tanti giudizi su molti che si dichiaravano suoi grandi amici e che molte volte lui descriveva non sempre con altrettanta diretta considerazione''.

''Sordi -ha concluso Rutelli- e' oggi vivissimo perche' ha rappresentato una Nazione. Sordi che parla in veneto ed in altri dialetti italiani ricorda a chi oggi vorrebbe dividere l'italia che l'Italia sta insieme e guarda al futuro grazie a grandi uomini come lui''.
Per Giorgio Assumma, presidente della Fondazione Alberto Sordi, "è stato senz'altro uno dei piu' grandi attori, non solo italiani, ma mondiali. Lui ha avuto il grande merito di aver apportato alla cultura italiana alcune sue prestazioni che hanno contribuito a costituire l'identita' culturale del nostro popolo''. ''Definirei la sua attivita' artistica -ha spiegato Assumma- come un'attivita' di rilievo culturale e, quindi, un'attivita' che deve essere aiutata e tutelata anche dallo Stato. Noi non possiamo lasciare nel dimenticatoio preziose interpretazioni di Alberto''.
''Siamo qui -ha ricordato Assumma- non solo per festeggiare questa data, ma anche per ricordare a tutti che Alberto Sordi con la sua comicita', ma soprattutto con la sua grande umanita', e' e rimarra' sempre tra noi. Mi auguro che i giovani possano trarre esempi dalla grande professionalita' di questo attore e possano godere, come l'ho goduto io e quelli della mia generazione, della sua comicita', del suo umorismo profondamente umano''.

Articlolo scritto da: Adnkronos