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Russia, roghi intorno alla centrale di Sarov

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MOSCA – Nuovi incendi sono divampati intorno alla città di Sarov, sede di un centro di ricerca nucleare a 400 chilometri a est della capitale. Lo ha reso noto il ministero per le situazioni di emergenza di Mosca, portando a 582 i roghi in tutto il paese. Solo ieri le autorità russe avevano dichiarato estinte le fiamme intorno a Sarov.

Intanto i vigili del fuoco russo continuano a combattere contro gli incendi in tutto il paese. Secondo una stima del governo, sono 81.000 gli ettori in fiamme. In totale 2.500 vigili del fuoco stanno cercando di controllare nuovi focolai, ha detto Viaceslav Kormilitsyn, un portavoce del ministero della protezione civile, riferisce l'agenzia Itar-Tass. Si registrano comunque lievi progressi, con 245 nuovi incendi registrati ieri, contro i 302 spenti, con un calo dell'area colpita di 15.000 ettari.
Meno pesante, inoltre, la situazione nella capitale, dove il cado è diminuito e forti pioggie nella notte hanno liberato il cielo dai fumi. La grave situazione vissuta nei giorni scorsi, infatti, si è un pochino allegerita grazie all'acquazzone che ha investito Mosca portando sollievo agli abitanti con un abbassamento delle temperature. Tuttavia, secondo gli esperti, non si tratta ancora della fine dell'inusuale ondata di calore che ha colpito la città e vi è il timore che appena cambierà il vento Mosca sarà nuovamente investita dal fumo degli incendi nelle torbiere.
Il gruppo ecologista Greenpeace continua intanto a denunciare le possibili conseguenze degli incendi per gli impianti nucleari. Secondo l'associazione ambientalista, le fiamme potrebbero distruggere i cavi dell'alta tensione o provocare avarie nei generatori di emergenza delle centrali.

Articlolo scritto da: Adnkronos