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Saldi, partenza positiva: vendite in crescita del 5%

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Saldi, partenza positiva: vendite in crescita del 5%

ROMA – Partenza positiva per i saldi. Secondo le prime stime di Federmoda Confcommercio si registrano aumenti delle vendite di ribassate nel settore abbigliamento un po' ovunque, con una media del +5%. Si va dal 3% in più di Torino, Napoli e Foggia al +10% di Venezia e Roma, per arrivare al +20% di Bologna.
Capispalla, maglioni, camicie, ma anche tanti accessori stanno finendo negli armadi degli italiani che hanno rimandato molti acquisti di abbigliamento proprio per aspettare i saldi come spiega il presidente della Federmoda-Confcommercio, Renato Borghi. ''Sicuramente questa partenza dei saldi è molto positiva – commenta con l'ADNKRONOS – speriamo sia portatrice di un po' di ossigeno per i nostri associati considerato che veniamo da un periodo di crisi dei consumi molto forte in generale, ma che ha prevalentemente penalizzato il nostro settore già in crisi da tempo". D'altra parte, l'acquisto di moda non è più un acquisto di necessità – continua Borghi – è un acquisto che gratifica la persona, quindi differibile nel tempo. Sono cambiate anche le abitudini del consumatore che magari non rinuncia ad una breve vacanza, ma rimanda l'acquisto del capo di abbigliamento avendo gli armadi pieni. Una cosa è certa e ci tengo a ribadirla: io penso che la soluzione per garantire vendite tutto l'anno sia liberalizzare le vendite promozionali, ma riportare i saldi sicuramente dopo il 20 gennaio, perché non è possibile fare i saldi di fine stagione all'inizio della stagione".
Quali le preferenze sui prodotti da acquistare? Secondo un sondaggio della confederazione svolto poco prima dell'avvio dei saldi, al primo posto vengono scelti i capi d'abbigliamento (97,1%), a seguire le calzature (76,5%), gli articoli sportivi (38,1%), la biancheria intima (39,4%), gli accessori come i guanti, le cinte, le scarpe e i cappelli (34,3%) . E ancora la biancheria per la casa (24,8%), la pelletteria e gli articoli di valigeria, come valigie, borse, beauty case, ecc… (29,3%).
Interessanti sono anche le risposte sulle intenzioni di spesa per i saldi di gennaio. Più della metà, e cioè il 56,7%, di coloro che hanno manifestato l'intenzione di approfittare dei saldi del mese di gennaio spenderà meno di 200 euro; il 33,8% ha stanziato per gli acquisti dai 200 ai 400 euro, mentre il 9,5% oltre 400 euro. Il 68,4% dei consumatori intende acquistare a saldo prodotti per una cifra tra i 100 ed i 300 euro.
Ma chi è l'acquirente tipo dei saldi? Naturalmente sono in prevalenza le donne. Ma più in generale sono individui di età compresa tra i 18 ed i 54 anni che risiedono nelle regioni del Centro Italia e del Meridione con un titolo di studio medio-alto e alto. Inoltre l'attesa dei saldi per acquistare prodotti griffati o comunque di marca riguarda uomini e donne tra i 18 ed i 34 anni che risiedono nelle grandi aree metropolitane e che hanno un titolo di studio medio-alto e alto.
In merito ai prezzi, l'indagine evidenzia come l'83,5% dei consumatori quando acquista in saldo vuole soprattutto la qualità, mentre il 16,5% attribuisce più importanza al prezzo.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign