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Salute: i pericoli del grande freddo e i ‘trucchi’ per difendersi

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Salute: i pericoli del grande freddo e i ‘trucchi’ per difendersi

Roma (Adnkronos Salute) – Il grande freddo è arrivato nella Penisola, dando il la giornate che saranno tra le più rigide dell'inverno. Ma sarebbe un errore rintanarsi in casa per evitare malanni, spaventati dall'ondata di aria gelida di origine artica arrivata dal Nord Europa che si sta traducendo in neve, gelo e temperature rigide su tutta Italia, dal Nord al Sud, soprattutto sul versante adriatico. Pediatra, nutrizionista e virologo su questo punto concordano, e invitano gli italiani a mettere da parte i timori e a bandire la pigrizia, sfidando la colonnina di mercurio. "A Natale però niente baci e abbracci – ironizza Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano – perché il freddo intenso facilita l'arrivo della vera influenza". E considerando che in questi giorni il gelo si fa sentire, "possiamo ipotizzare, non senza certezze – spiega all'Adnkronos Salute l'esperto – che il picco ci sarà a Natale e nei giorni tra il 25 dicembre e Capodanno". Intanto gli italiani messi già ko dal più classico dei malanni di stagione "questa settimana sono 72 mila – fa i conti l'esperto – e a questi si aggiungono 228 mila messi a letto dai virus 'cugini'" responsabili delle sindromi parainfluenzali. Numeri "destinati a salire, visto il gelo che avanza". Ma rimanere chiusi in casa per dribblare l'influenza non è certo la migliore delle idee. "Il vero rischio del grande freddo – sottolinea il pediatra Italo Farnetani, dell'università di Milano-Bicocca – è proprio questo, soprattutto per i più piccoli. Ovvero il pericolo che, per proteggerli dal gelo, i genitori finiscano per farli ammalare". Ecco perché l'esperto raccomanda di non esagerare con i riscaldamenti, riproducendo a Natale un improbabile clima caraibico. "La temperatura in casa – raccomanda – non deve mai superare i 19 gradi: meglio un maglione in più piuttosto che radiatori accesi tutto il dì". Che rischiano di rendere troppo secca l'aria che respiriamo tra le mura domestiche, "seccando anche l'apparato respiratorio e aprendo la strada alla tosse". Altro accorgimento da tenere bene a mente "è aprire le finestre almeno 45 minuti al giorno. Anche se la temperatura fuori è sotto lo zero – spiega il pediatra – è infatti fondamentale depurare l'aria da agenti infettanti che rischiano di farci ammalare". E per evitare che l'aria in casa si secchi troppo, minando la salute del nostro apparato respiratorio, "spazio ai vaporizzatori elettrici – raccomanda Farnetani – E se non se ne hanno in casa, e si è costretti a risparmiare vista la crisi che morde, è sempre valido un vecchio rimedio della nonna: tenere due asciugamani bagnati sui radiatori accesi, facendo attenzione a cambiarli ogni volta che si asciugano". Ma la parola d'ordine per le mamme e i papà spaventati dal grande gelo è "uscire", ribadisce Farnetani che invita i genitori apprensivi a "portare i piccoli fuori almeno un'ora al giorno, anche in presenza di neve". Ed evitando di vestirli "da omino Michelin per preservarli dal gelo – precisa – I bimbi devono sentirsi a loro agio, e il movimento li aiuterà a contrastare il freddo". "Occhio però agli sbalzi termici", raccomanda Pregliasco. "Uscire, muoversi, bandire la pigrizia è fondamentale – assicura il virologo – ma a minare la nostra salute sono soprattutto i passaggi da temperature rigide a climi da tropici, che troviamo ad esempio in molte case o nei negozi presi d'assalto in vista del Natale". Il grande freddo, però, non porta solo grane ma anche qualche buona notizia. A darle all'Adnkronos Salute è Carlo Cannella, professore ordinario di scienza dell'alimentazione all'università La Sapienza di Roma. "Con il gelo che incalza – spiega il nutrizionista – si consuma di più ed è quindi possibile aumentare, pur senza eccedere troppo, le calorie nel piatto". Ma anche qui i riscaldamenti possono costituire un nemico, della linea oltre che della salute. "La ricerca – sottolinea infatti l'esperto – ha dimostrato che abituarsi a temperature troppo alte riduce il tessuto adiposo bruno, ovvero quel tessuto che gli orsi utilizzano in inverno, quando vanno in letargo. Questo tessuto ci consente di bruciare più calorie quando il freddo incalza. Ma se ci abituiamo a temperature troppo alte, ne riduciamo la consistenza e finiamo per non bruciare di più anche quando siamo al gelo". Occhio dunque alla colonnina di mercurio, che in casa non deve mai superare i 19 gradi centigradi. E spazio "a bevande e alimenti caldi – raccomanda Cannella – il brodo in primis: ha il merito di scaldarci donandoci una sensazione di benessere". Anche un bel piatto di "polenta con sugo e salsiccia – suggerisce – col freddo di queste settimane non è affatto un alimento proibitivo. Seguito da un bel frutto rende il nostro un pasto completo e anti-gelo". Quanto al bicchiere di vino che scalda, stando almeno alla saggezza dei nostri nonni, "in realtà – precisa il nutrizionista – l'alcol induce una vasodilatazione periferica che fa confluire il calore verso l'esterno". Dunque, al contrario, "rischia di farci avvertire maggiormente il freddo", puntualizza Cannella sfatando un vecchio mito. Discorso analogo per ponce, vin brulé e altre bevande che in inverno si è soliti consumare per contrastare il gelo. "Non dobbiamo dimenticare che contengono alcol – ripete Cannella – dunque in realtà rischiano di raffreddarci". Anche il nutrizionista, infine, fa eco agli altri specialisti sentiti dall'Adnkronos Salute. "E' importante – raccomanda – non rintanarsi in casa, ma uscire all'aria aperta e fare movimento. Il gelo, infatti, non è certo una scusa valida per bandire l'attività fisica". Stando al calduccio tra le proprie mura domestiche "si rischia poi di fare il pienone di calorie – sottolinea – spinti dalla noia ad ingozzarci di dolci e leccornie". Il grande freddo a ben vedere non è affatto una minaccia per la salute o per la nostra linea, "ma può diventarlo – concordano gli specialisti – se non usiamo un po' di buon senso nell'affrontarlo".

Articlolo scritto da: Adnkronos