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San Gemignano, esempio di attenzione al sociale e al territorio

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AREZZO – “Un modello di attenzione alle politiche sociali, alla riqualificazione del territorio, alla tradizione e alla storia di un quartiere”. Così Comune, Diocesi e Arezzo Casa valutano l’operazione San Gemignano presentata stamani dal Sindaco Fanfani, dall’assessore Caporali e dal Presidente della Commissione patrimonio, Andrea Modeo; dal Vicario Generale della Diocesi, Giovacchino Dallara e dal Presidente di Arezzo Casa, Gilberto Dindalini.
Per Fanfani siamo di fronte ad un’iniziativa di “grandissimo valore sociale che riporta nuova vita in una zona della città che è sempre stata caratterizzata da forti elementi aggregativi”. Giovacchino Dallara ha confermato che “stiamo riqualificando un quartiere, ravvivandolo nelle sue strutture ma mantenendo intatto il suo spirito. Colcitrone è un quartiere con un’identità storica che non vuol perdere”. Gilberto Dindalini ha sottolineato la “soddisfazione per un’operazione che ha una forte impronta sociale e che, nel contempo, recupera una parte della città murata”. “Un paradigma di come opera questa amministrazione – ha aggiunta Andrea Modeo. Quindi attenzione alle nuove fasce di povertà e riqualificazione del territorio”.
L’assessore Caporali ha ribadito che “l’emergenza casa è una delle priorità del programma strategico dell’amministrazione: l’impegno è quello di ampliare la risposta usando anche strumenti innovativi ed intercettando tutti i possibili canali di finanziamento sovracomunale”. Questo progetto consente all’amministrazione di dare una risposta forte realizzando 19 alloggi di edilizia residenziale pubblica (da destinare alla graduatoria case popolari e ad emergenze sociali) corredati da una serie di ambienti comuni e di una rete di servizi agevolati a supporto. L’intervento è reso possibile grazie all’acquisto e recupero di un grande immobile collocato in piazza S. Gemignano di proprietà della “Congregazione delle Suore di Maria Consolatrice”.
Il totale della superficie utile degli alloggi è 831,29 metri quadrati cui vanno aggiunti 883,60 di ambienti comuni (sala pubblica, lavanderia, mensa, cucina, giardino pensile etc.) e ancora 166,46 di superficie pertinenziale e infine 159,38 metri quadrati di parcheggio.
“Il valore aggiunto del progetto sta soprattutto nei profili sociali dell’esperienza innovativa che verrà attivata – ha sottolineato Caporali. Non soltanto ambienti comuni per la socializzazione ma anche una rete di servizi aggiuntivi di supporto, che verranno messi a disposizione a tariffazione agevolata dall’attiguo Polo Scolastico Maria SS. Consolatrice, un partner altamente qualificato, storicamente presente nel quartiere”.
Quindi precedenza nelle liste di attesa presso nido d’infanzia e scuola dell’infanzia, assistenza domiciliare con babysitteraggio, doposcuola, preparazione pasti da parte della sottostante cucina, orientamento e supporto per l’inserimento lavorativo (contratti formazione lavoro) di persone sole presso “La città dell’Educazione”, formazione per adulti (inglese, informatica, musica, palestra), laboratori intergenerazionali ed interculturali che valorizzino i vissuti e le diverse culture dei residenti, valorizzazione degli anziani attraverso percorsi che facilitino il loro inserimento sociale, anche a supporto di progetti rivolti all’educazione civica e ambientale, promozione di momenti dedicati alla salute, aperti anche al territorio.
“L’obiettivo è quello di realizzare non semplicemente una nuova residenza ERP, ma di creare un luogo di coesione sociale, dove la comunità possa usufruire di una rete articolata di servizi sul piano educativo, formativo, aggregativo e di animazione: collocare quindi la nuova residenza all’interno di un sistema capace di favorire il superamento di situazioni di emarginazione e disagio attraverso appositi percorsi di accompagnamento.
Gli alloggi verranno utilizzati in base alla legge regionale 96, sia in funzione della graduatoria generale E.R.P. (assegnazioni di lunga durata) sia in funzione di casi di “emergenza abitativa” in carico ai servizi sociali (assegnazioni temporanee). In particolare, i 10 mini-alloggi verranno destinati a nuclei monoparentali (prevalentemente donne sole con figli piccoli).