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Sandri, Spaccarotella condannato in appello per omicidio volontario

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Sandri, Spaccarotella condannato in appello per omicidio volontario

Firenze (Adnkronos/Ign) – La Corte di Assise di Appello di Firenze ha condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione il poliziotto Luigi Spaccarotella per l'omicidio di Gabriele Sandri, il 26enne tifoso della Lazio morto l'11 novembre 2007 dopo essere stato colpito da un proiettile nell'area di servizio della A1 a Badia al Pino, vicino ad Arezzo.
Il verdetto emesso al termine del processo di secondo grado presieduto dal giudice Emilio Gironi ha riformato il precedente giudizio del Tribunale di Arezzo, emesso il 14 luglio 2009, che lo aveva condannato a 6 anni di reclusione per omicidio colposo. I giudici d'appello hanno accolto la richiesta del procuratore generale Aldo Giubilaro di ritenere Spaccarotella colpevole di omicidio volontario e hanno innalzato la pena a 9 anni e 4 mesi.
Nella sentenza letta dal presidente della Corte d'Assise d'Appello si fa riferimento al riscontro nell'azione delittuosa di Spaccarotella, in base al riconoscimento dell'art. 575 del Codice penale, che riguarda l'omicidio volontario. Al tempo stesso i giudici hanno considerato anche le eventuali circostanze generiche dell'accaduto. Da qui, anche in considerazione del ricorso al rito abbreviato, il calcolo della pena rispetto alla richiesta del procuratore generale formulata di 14 anni. Per Spaccarotella la Corte di Assise ha richiesto anche, in sentenza, l'interdizione dai pubblici uffici. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
Secondo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la decisione è "dolorosa ma rende giustizia alla famiglia e a tutti coloro che confidano nella legge". E ancora: "Oggi cambia qualcosa in profondita' nel rapporto che c'e' fra i ragazzi che vanno allo stadio e il mondo della giustizia. Soprattutto, viene sottolineato che a nessuno è consentito stroncare una vita umana con atti indegni del proprio ruolo".
La lettura della sentenza è stata salutata da un prolungato applauso da parte degli amici. Al termine del verdetto, letto dal presidente Emilio Gironi, una trentina di amici di Sandri, in gran parte di Roma e il resto proveniente da varie parti d'Italia, sono usciti dall'aula della Corte e nel cortile antistante hanno fatto partire l'applauso. "E' un omaggio a Gabriele, glielo dovevamo", ha detto uno dei suoi amici. "Abbiamo accolto con grande soddisfazione la nuova sentenza".
Da parte sua, al telefono con il suo avvocato Federico Bagattini, Luigi Spaccarotella ha fatto sapere di essere " affranto ma le speranze non sono finite". Il legale del poliziotto ha poi annunciato che fara' ricorso contro questo verdetto di secondo grado.
Nel corso dell'arringa, il pg ha sottolineato che "quella di Spaccarotella è una condotta più vicino al dolo diretto che alla colpa cosciente" e ha ribadito che "non ci fu deviazione del proiettile da parte della rete metallica" che separa la stazione di servizio dalla carreggiata dell'autostrada. E ha aggiunto: "Sparando da 50-60 metri a una macchina in movimento piena di gente – si è chiesto – si può dire che Spaccarotella abbia avuto la ragionevole convinzione di non colpire nessuno?".
rima della sentenza, la famiglia si aspettava ''la verita' dei fatti: non omicidio colposo ma volontario. Riconoscere il dolo eventuale non e' facile, ma secondo noi e secondo la Procura l'omicidio di mio fratello e' un caso di omicidio volontario con dolo eventuale" aveva detto Cristiano Sandri, fratello di Gabriele. Poi il padre, per il quale "da tre anni vogliamo solo verita' e giustizia. Mi auguro che oggi tutti i cittadini italiani possano dire che credono nella giustizia".

Articlolo scritto da: Adnkronos