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Sarah, aperta inchiesta su fuga di notizie

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Sarah, aperta inchiesta su fuga di notizie

Taranto – (Adnkronos) – Un fascicolo di indagine sulla fuga di notizie e la violazione del segreto istruttorio, determinato dalla pubblicazione dei verbali e delle registrazioni degli interrogatori, anche di persone semplicemente informate dei fatti, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi, è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Taranto.
Il capo della Procura, Franco Sebastio, parlando con l'Adnkronos, si limita a ribadire la cronistoria dei movimenti degli atti, già descritta. ''Gli atti erano presso gli uffici del gip fino a sabato pomeriggio alle 14'', spiega. ''Entro quell'orario, chi aveva diritto a pretendere una copia come prevede la legge, ha potuto farlo. Nella tarda serata di sabato e nella giornata di domenica è avvenuta la divulgazione sulla stampa e in tv. Lunedì mattina il fascicolo è stato restituito a questo ufficio. Non aggiungo altro''.
Quanto all'episodio della tentata vendita ai giornalisti del Tg2 di alcune foto del garage della famiglia Misseri, Sebastio riferisce soltanto che ''i cronisti sono stati ascoltati dalla Procura l'altra notte'' e che ''è stata individuata la persona che li ha avvicinati''. Secondo quanto si è appreso sarebbe il consulente di uno studio legale.
Il procuratore ha sottolineato che ''allo stato degli atti non sono intervenuti fatti ed elementi nuovi tali da modificare lo scenario dell'inchiesta così come è stato delineato nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip''.
Lo zio Michele Misseri il 7 ottobre ha confessato il delitto, chiamando poi in correità la figlia Sabrina, 22 anni, la migliore amica della vittima, che è stata arrestata con le accuse di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Il quadro per il procuratore ''è sufficientemente chiaro, anche se questo non significa che non continuano le indagini, le verifiche, la ricerca di ulteriori riscontri. Non è escluso – precisa – che in qualsiasi momento possa venire fuori qualcosa che possa anche modificare quello scenario''.
A proposito di riscontri, ieri non sono emersi particolari di rilievo da alcuni testimoni, abitanti in via Deledda ad Avetrana, la strada della casa della famiglia Misseri. Si tratta di persone che erano state ascoltate in precedenza dalla polizia giudiziaria e che sono stati risentiti dai carabinieri, alla presenza dei pm della Procura di Taranto, Mariano Buccoliero e Pietro Argentino (procuratore aggiunto). Molti hanno riferito che non si trovavano in casa quel pomeriggio perché erano andati al mare o erano in vacanza o a un matrimonio. Altri hanno detto di non ricordare.
Gli inquirenti hanno chiesto loro se avessero visto Sarah o sentito qualcosa. Ma utili potrebbero essere anche particolari successivi all'arrivo della giovane, ad esempio, la posizione sulla strada delle auto della famiglia Misseri o degli stessi componenti di quest'ultima. Sembra tuttavia che anche su questo versante non sia emerso nulla di importante. Ora la Procura, prima di interrogare nuovamente Michele Misseri in un incidente probatorio, attende i primi risultati degli esami scientifici dei carabinieri dei Ris di Roma per avere un quadro più completo.
''Non è corretto dire che vogliamo blindare il racconto di Misseri con questi elementi, semmai lo vogliamo rafforzare'', spiega il procuratore Sebastio. ''E tuttavia il principio che ci guida è quello di raggiungere il massimo della verità possibile su questo caso. Quindi non escludo che dagli esami e dagli altri riscontri possano emergere anche elementi che scagionano gli indagati''.

Articlolo scritto da: Adnkronos