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Sassu inedito: settanta anni di pittura su carta

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Sassu inedito: settanta anni di pittura su carta

AREZZO – Il 17 luglio ricorre il decennale della morte di Aligi Sassu, tra i maggiori protagonisti del Novecento italiano. Per questa occasione, il Comune di Arezzo e l’Associazione Culturale Amici dell’Arte di Aligi Sassu presentano settanta disegni realizzati dal maestro fra il 1929 e il 1999. Il lungo arco cronologico preso in esame, e soprattutto il carattere inedito di quanto esposto in mostra, consentirà una rivisitazione del percorso creativo dell’artista.
“Sassu inedito: settanta anni di pittura su carta” si tiene alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Piazza San Francesco, primo piano, dal 17 luglio – inaugurazione alle 18.30 – al 12 settembre. L’ingresso – gratuito – è dal martedì alla domenica, dalle 11 alle 18.
La mostra è stata presentata stamani alla stampa dall’assessore Camillo Brezzi che ha ringraziato gli eredi dell’artista per aver donato al Comune di Arezzo l’acquerello “San Francesco” che andrà ad impreziosire la raccolta dell’Amministrazione.
Giovanni Faccenda, curatore della mostra: “tempere, chine, carboncini e pastelli, che Sassu ha conservato gelosamente per sé fino all’ultimo dei suoi giorni e che noi ora possiamo finalmente ammirare in questa toccante ricorrenza, a dieci anni dalla sua scomparsa, riverberano intensità di analisi e una verità di sentimenti che resiste, in modo specifico, nello sguardo delle figure femminili tenute a modello, donne alle quali il mestiere di vivere non ha rubato tutti i sogni”.
Le settanta opere in mostra provengono dall’Archivio Aligi Sassu, curato dal figlio Carlos Julio Sassu Suarez. Si parte dalla fine degli anni Venti, in cui Sassu, terminata l’esperienza futurista, abbandona gradualmente la durezza delle linee precedenti per caratterizzare la sua arte di una quotidianità e di una spiritualità tipiche del primitivismo. Seguono gli anni Trenta, forse il decennio più importante per l’arte di Sassu che vede un mutamento di linee e dell’uso del colore. In questo decennio si passa dall’attenzione alle novità delle metropoli alla nudità e alla purezza degli “Uomini rossi”. Sempre negli anni Trenta, fondamentali saranno i due viaggi a Parigi testimoniati in questa mostra attraverso “Ritratti”, “Caffé” e “Maison Tellier”. Le opere dagli anni Cinquanta in poi testimonieranno la ripresa di grandi temi dei periodi precedenti, tra cui i famosi cavalli, il mito, l’arte sacra, l’amore per la Spagna e per l’America Latina.
La mostra è stata realizzata con la collaborazione di Fabio Migliorati e Natalia Sassu Suarez ed è accompagnata da un catalogo bilingue Editoriale Giorgio Mondadori.

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