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Scuola, 200mila in piazza nel giorno del diritto allo studio

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Scuola, 200mila in piazza nel giorno del diritto allo studio

Roma (Adnkronos/Ign) – Da Torino a Palermo ''200mila studenti'' sono scesi in piazza in oltre 100 città italiane per chiedere, nella Giornata mondiale per il diritto allo studio, ''fondi per la scuola pubblica'' e ''insegnanti preparati non licenziati''.
''Dopo l'ultimo, sconcertante, aumento dei fondi alle scuole private – sottolinea infatti la Rete degli Studenti che si è fatta promotrice di molte iniziative – approvato nel maxiemendamento ultimo colpo di coda di questo governo, ci sembra palese che la scelta di tagliare sulla scuola pubblica non sia una necessità, ma nasconde un'intenzione ben precisa: eliminare l'alternativa culturale e il pensiero critico nel nostro Paese, consegnarci un futuro fatto di precarietà, assenza di diritti, crisi''.
Per questo e molti altri motivi a Torino in migliaia tra studenti medi e universitari, insieme al personale della scuola si sono dati appuntamento in piazza Arbarello per dar vita a un corteo aperto dallo striscione 'Gelmini, credevi fosse la fine ma questo è solo l'inizio' e diretto in piazza Castello. Al corteo principale si sono aggiunti altri due cortei, uno partito dal Politecnico con circa 200 studenti e un altro da Palazzo Nuovo con circa 300 partecipanti. Ma prima di arrivare a piazza Castello un gruppo si è staccato dal serpentone e si è diretto alla stazione di Porta Nuova occupato i binari poi lasciati liberi al grido di ''se non cambierà occuperemo la città''. ''Dopo porta Nuova nuovo blitz degli studenti che hanno occupato Palazzo Campana, sede della facoltà di matematica e luogo da cui ebbero inizio le proteste nella città nel '68. Ora si sta svolgendo un'assemblea nel cortile del palazzo, dove sono raccolti oltre 3.000 studenti'', annuncia in una nota la Rete della Conoscenza. Alla giornata di mobilitazione degli studenti si è unito anche lo sciopero per l'intera giornata proclamato dalla Flc Cgil che chiede investimenti in conoscenza, garanzie per il diritto allo studio e lavoro senza precarietà.
A Milano alcuni momenti di tensione si sono verificati al corteo partito da largo Cairoli. Lungo il percorso numerose sono state le vetrine di alcune banche imbrattate con le scritte ''assassini'' e ''la crisi ve la creiamo noi''. La vetrina della filiale della Banca Fideuram, in centro è stata spaccata da alcuni manifestanti incappucciati. Diversi gli slogan lanciati dal corteo contro il ministro Gelmini. Su uno striscione si legge: ''Di notte bunga bunga, di giorno finanzia le scuole private dei preti! Vergogna!''.
A Roma uno dei cortei che animano le proteste studentesche, ha dato vita, per alcuni minuti, a un sit-in bloccando il traffico tra Lungotevere e viale Trastevere al grido di ''noi la crisi non la paghiamo''. Sempre nella Capitale, si sono dati appuntamento a piazza Trilussa circa trecento studenti e studentesse in rappresentanza dei licei Manara, Visconti, Virgilio e Mamiani occupato" per partecipare alla giornata di mobilitazione ''con flash mob ed azioni". Dal liceo Mamiani gli studenti sono giunti in un corteo di un centinaio di studenti che ha attraversato il centro della città. Una parte del corteo, composto per lo più da universitari ha poi raggiunto Montecitorio al grido di ''vergogna'' e ''dimissioni''. ''Vogliamo bloccare l'approvazione del ddl di riforma dell'università che a breve sarà discusso alla camera – spiega il coordinamento universitario Link – che sancirebbe il finale smantellamento del sistema universitario pubblico mettendolo in mano ai privati''. Il 'presidio' si è poi sciolto pacificamente per dirigersi verso il Senato e confluire poi a piazza Navona, dove sono in programma altre iniziative di protesta.
Insegnanti e studenti hanno sfilato in corteo anche a Firenze. Partito da piazza San Marco il serpentone era aperto dallo striscione ''Patto sociale, profitto per i padroni, sfruttamento e repressione per tutti gli altri''. I ricercatori hanno sfilato con i camici bianchi e la scritta ''università pubblica, condizioni gravissime''.

ANapoli e a Salerno in tantissimi hanno sfilato sotto l'acquazzone. Nel capoluogo campano è previsto poi in serata un concerto delle band emergenti giovanili. Ad Avellino gli studenti hanno dato vita ad un'assemblea studentesca presso la palestra comunale dove si sono riuniti studenti di tutte le scuole della città.

Sono ben undici le città interessate dalla protesta studentesca oggi in Puglia. A Foggia il corteo si sta snodando nel centro cittadino, passando per tutti i ''punti simbolici della Cultura e dei Saperi – spiegano Link e UdS – per fermarsi dinanzi a quelli spazi che l'attuale classe politica sta cercando di distruggere con sempre piu' vigore e noncuranza''. A Bari tra la distribuzione di banconote di carta con la faccia del ministro Gelmini il corteo promosso dalla Rete della Conoscenza assieme all'Adi e l'Flc, il corteo continua ad aumentare numericamente anche grazie ad azioni come la lettura di poesie davanti al provveditorato, aprendo con lo striscione 'A Violenza rispondiamo conoscenza'. Il corteo che si concludera' in Piazza Prefettura ha visto anche la partecipazione dell'ass. alle politiche giovanili del comune Fabio Losito e gli assessori regionali Campese e Sasso.
Anche gli studenti di Campobasso ed Isernia sono scesi in piazza per un sit-in pubblico a Villa dei cannoni per ''ribadire l'estrema contrarietà ai provvedimenti presi da questo governo in merito ai tagli economici imposti alle scuole superiori, all'università e alla ricerca – afferma Manuel Colangelo, dell'Uds – e siamo qui per chiedere una nuova legge sul diritto allo studio in Molise''.
Due cortei, uno a Reggio Calabria e l'altro a Cosenza hanno dato voce alla protesta di studenti e docenti calabresi.
Mentre in Sicilia praticamente tutte le province hanno visto svolgersi numerose iniziative studentesche. Da Palermo (da piazza Politeama), a Trapani, Messina, Catania, Siracusa gli studenti hanno sfilato in corteo. Ad Enna il serpentone è arrivato fin sotto la sede della provincia. Ma non mancano anche iniziative culturali e creative, dove la giornata mondiale studentesca si sta colorando del protagonismo e della creatività giovanile. Occupate le facoltà di lettere e lingue a Catania. A Siracusa nel pomeriggio a piazza Santa Lucia dibattiti, workshop e concerto in cui si esibiranno le band giovanili della città.
A Cagliari, alla manifestazione contro ''lo smantellamento della scuola pubblica'' ha preso parte anche il Movimento dei pastori sardi. Al termine del corteo, partito da piazza del carmine, lezione in piazza tenuta dai ricercatori universitari precari.
Alle proteste replica il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini: ''La protesta mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento. Bisogna avere il coraggio di cambiare. E' indispensabile – rileva – proseguire sulla strada delle riforme''. E' necessario quindi ''puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi – aggiunge – stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. E' necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola''.