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Scuole, pulizie addio

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Arezzo – «31 dicembre, doppio addio. “80 lavoratori lo dovranno dire alla loro occupazione e molte scuole alle pulizie – annuncia Marco Guadagni, Segretario della Filcams Cgil. A fine anno scadranno infatti i cosiddetti “appalti storici” con i quali il Ministero garantiva la pulizia e la sorveglianza nelle scuole. Perderanno il posto 25.000 lavoratori in Italia, dei quali 1.222 in Toscana e 80 nella provincia di Arezzo. Si tratta, soprattutto, di lavoratrici a part time con uno stipendio mensile tra i 400 e gli 800 euro al mese. In questo modo si colpirà la manodopera femminile più “fragile”, cioè quella che per età e professionalità avrà maggior difficoltà a trovare una nuova occupazione”.
Il problema non è nuovo. Già alla fine del 2009, la mobilitazione dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil riuscì a strappare al Governo un anno di proroga. Un risultato pagato comunque dai lavoratori: il Governo tagliò infatti il 25% delle risorse e questo determinò cassa integrazione e ulteriore riduzione di ore e quindi di stipendio per i lavoratori. Adesso il problema si ripresenta con la decisione del Ministero di mandare a casa tutti i dipendenti di questo tipo di appalto: le aziende hanno già aperto, in vista del 31 dicembre, le procedure di mobilità. E anche stavolta i sindacati sono decisi a non mollare ed hanno programmato due giorni di mobilitazione.
Giovedì 16 dicembre assemblea degli 80 addetti con iniziative ad Arezzo e venerdì sciopero per l’intera giornata. “Sono iniziative che seguono quelle già svolte a Roma e a Firenze – ricorda Guadagni. Il nostro obiettivo è rendere chiara la situazione di questi “lavoratori invisibili” che svolgono le loro mansioni, soprattutto, quando le scuole sono chiuse. Molti di loro si occupano solo delle pulizie e sono quelli impiegati negli istituti superiori ma quelli che lavorano nella materne svolgono anche funzioni di sorveglianza. Insegnanti, studenti, genitori devono sapere che alla riaperture delle scuole dopo la pausa natalizia, corrono il più che probabile rischio di non avere le scuole pulite perché il personale è stato licenziato”.
Cgil Cisl e Uil chiedono quindi “risposte in merito alle risorse economiche indispensabili per dare continuità occupazionale e di reddito alle lavoratrici ed ai lavoratori ex lsu e appalti storici; la garanzia delle proroghe degli attuali appalti sino alla effettuazione di nuove gare; l’assicurazione che i dispositivi delle nuove gare abbiano contenuti e modalità in grado di tutelare l'occupazione ed il reddito di tutti i lavoratori attualmente occupati; la garanzia del puntuale e regolare pagamento degli stipendi ai lavoratori”.»

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo