Arezzo – Una nuova opera è venuta alla luce nell'altare maggiore della Chiesa della Casa di Riposo Fossombroni. Si tratta di un bassorilievo con decorazioni a stucco risalente ai primi decenni del 1700. Rappresenta una madonna, ornata in oro, ai cui piedi erano presenti altre figure che però con il tempo sono state rimosse o sono andate distrutte. Potrebbe trattarsi di due statue di San Benedetto e S. Romualdo, tolte perché, secondo documenti storici, mal realizzate nel rifacimento dell'altare maggiore nel 1770 come racconta Don Silvano Pieri nel volume “Pia Casa, da Monastero Benedettino a Casa di Riposo di Arezzo”.
Questo secondo ritrovamento, segue il primo avvenuto pochi giorno dopo il crollo del tetto quando per salvaguardare la Pala d'Altare di Bernardo Santini che raffigura “Lo Sposalizio di Santa Caterina”, questa fu spostata e sotto fu rinvenuta un'opera finora sconosciuta che raffigura una madonna dolorante trafitta al cuore.
Il bassorilievo invece è stato scoperto ieri durante gli ultimi lavori di recupero della Chiesa di San Benedetto che dopo il crollo del 5 gennaio scorso riaprirà i battenti con una grande festa cittadina esattamente un anno dopo. Per riposizionare nell'altare maggiore la pala di Bernardo Santini gli operai incaricati sotto la direzione della Dott.ssa Paola Refice della Soprintendenza di Arezzo, hanno rimosso la tela con la madonna dolorante che sarà posizionata in una parete laterale e con grande stupore hanno trovato questa luminosa opera, che si estende oltre l'attuale altare centrale.
La Chiesa di San Benedetto si rivela sempre più scrigno di tesori nascosti che si sono stratificati nel corso dei numerosi rifacimenti e restauri che si sono succeduti a partire dal 1600. E tutto questo sarà restituito alla città proprio il 5 gennaio prossimo, quando alle 10:30 l'Arcivescovo Riccardo Fontana terrà la messa in una sorta di rito di riconsacrazione. Seguirà un'intera giornata di festeggiamenti per gli ospiti della Casa di Riposo e per tutta la cittadinanza.