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Si perdono per le Piazze aretine, riunita famiglia spagnola

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Si perdono per le Piazze aretine, riunita famiglia spagnola
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AREZZO – La Polizia di Arezzo aiuta a “ricomporre” una famiglia spagnola in vacanza. La vicenda inizia nel pomeriggio di ieri, alle ore 15.00 circa, quando una famiglia di nazionalità spagnola arriva ad Arezzo da Firenze per visitare la città.

All’arrivo in Arezzo il marito decide di lasciare la moglie e la figlia in Piazza della Libertà nei pressi delle scale del Duomo per poi recarsi successivamente a trovare un parcheggio. L’uomo non torna sul posto e le due donne, madre e figlia, dopo averlo atteso invano per diverse ore, alle 20.45 circa, si recano presso gli uffici della Polizia Stradale in via Leone Leoni ove raccontano l’accaduto. Le Sale operative della Polizia Stradale e della Questura si attivano subito per le ricerche presso gli Ospedali di zona e presso l’albergo ubicato in Firenze ove la famiglia aveva preso alloggio qualche giorno prima, ma con esito negativo. Nel contempo le Volanti, munite di una foto del malcapitato estrapolata dal telefono cellulare della moglie, perlustravano le zone ove l’uomo poteva essersi recato, soprattutto la zona della stazione ferroviaria.

Nel frattempo, accompagnate in Questura, le due donne venivano rifocillate poiché nel rapido evolversi della situazione non avevano avuto modo di mangiare alcunché dal pomeriggio.

Col passare del tempo la preoccupazione aumentava, essendo davvero anomala la situazione.

Alle 23.30 giungeva finalmente una telefonata sull’utenza telefonica della donna da parte del marito che le diceva di essere tornato a Firenze e di stare in albergo. In realtà l’uomo dopo aver parcheggiato la vettura era rimasto ad aspettare “invano” moglie e figlia in Piazza Grande anziché al Duomo e non sapendo come telefonare poiché il suo cellulare era completamente scarico, dopo una lunga attesa era rientrato a Firenze.

L’uomo riferiva che sarebbe tornato ad Arezzo a riprendere la famiglia, gli agenti della Sala Operativa, visto il pregresso, invitavano l’uomo a telefonare al 113 appena giunto al casello di Arezzo. Infatti, scortato da una Volante l’uomo giungeva in Questura per riabbracciare moglie e figlia all’una di notte.