AREZZO – Viaggia per migliaia di chilometri a bordo di un TIR con rimorchio. La sua missione è quella di portare, nascosto tra grosse bobine di carta, quasi un quintale e mezzo di hashish. Spagna, Francia e poi l’ingresso in Italia. Percorre quasi per metà la penisola e, arrivato a destinazione al casello autostradale di Arezzo, confonde Carabinieri in borghese per gli acquirenti del carico. Si affianca, chiede se sono loro ad aspettarlo. I militari della Compagnia Milano Duomo unitamente a quelli del Comando Provinciale di Arezzo rispondono “si”, si fanno consegnare la “roba” e lo ammanettano.
Sembra una notizia da 1° di aprile. Invece è quanto realmente accaduto sabato sera in Arezzo. È l’incredibile epilogo dell’ultima delle operazioni antidroga dei Carabinieri di Milano ed Arezzo. Erano giorni che una squadra di militari era sulle tracce di un autotrasportatore spagnolo. Indagine tradizionale condotta congiuntamente tra le due città, fatta di pedinamenti e riscontri partiti dall’analisi del piccolo spaccio a Milano. Di lui si sapeva che, alla guida di un autoarticolato con targa spagnola, doveva giungere nel fine settimana nei pressi di Arezzo con un grosso carico di droga nascosto tra immense bobine di carta industriale. Proprio sabato il cerchio si è stretto. I Carabinieri hanno messo in campo un dispositivo in borghese lungo l’autostrada A1. Il TIR è stato monitorato per tutta la durata del suo viaggio. Partito dalla Spagna, infatti, I. C. R. 62enne di Soria (SPAGNA), incensurato, aveva percorso tutto il sud della Francia ed era entrato in Italia. Migliaia di chilometri disseminati di forze di Polizia e posti di blocco che l’arzillo autotrasportatore ultrasessantenne aveva superato brillantemente.
In tutto sono stati contati 128 chilogrammi di hashish sapientemente confezionata e sicuramente destinata al mercato di Arezzo e dintorni. Quasi un milione e mezzo di euro il valore al dettaglio dello stupefacente tolto dalla piazza del piccolo spaccio.