Siena – Siglato a Siena un rilevante accordo di cooperazione scientifica tra Italia e Cina sulla medicina tradizionale cinese. L’eccezionale risultato è il frutto di un’intensa attività di cooperazione internazionale portata avanti dalla Regione Toscana con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e l’Università di Siena che, insieme all’Università Pechino, avvieranno scambi tra studenti, specializzandi, ricercatori e professori; attiveranno specifici programmi di ricerca internazionale e organizzeranno conferenze, convegni e simposi in particolari aree di eccellenza per la ricerca scientifica. La firma dell’accordo segue la visita della delegazione cinese formata da Gao Si Hua, direttore generale dell’università di Pechino, Baixiao Zhao, preside della scuola di agopuntura dell’università, Pang He, direttore dell’ospedale universitario Dong Fang e Liping Zhang, referente per la cooperazione internazionale. L’accordo è stato siglato al rettorato insieme ad Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena, Gian Maria Rossolini, preside della Facoltà di Medicina e Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, con la collaborazione dell’agenzia di intermediazione internazionale LAMA Development and Cooperation Agency. “La firma dell’accordo – ha sottolineato Morello – è un segno importante della stima reciproca e della fiducia delle istituzioni cinesi nel modello sanitario toscano e nel nostro ospedale che è l’unico in Toscana ad aver avviato, da più di un anno, un intenso scambio formativo e di collaborazione con medici cinesi provenienti dalle migliori università cinesi, ospiti nelle nostre strutture di eccellenza”. L’accordo apre la strada a numerose ulteriori collaborazioni tra cui l’attivazione di un master in medicina tradizionale cinese e medicine complementari, che avrà sede a Siena, per formare specialisti nel settore, esperti in agopuntura, moxibustione e tecniche tuina. “La nostra università – ha detto il rettore Riccaboni – guarda al futuro e la Cina è una realtà economica in forte crescita. L’accordo con l’Università di Pechino rappresenta un’occasione importante per la nostra università, con l’obiettivo di continuare ad essere un punto di eccellenza nell’area della ricerca scientifica italiana e internazionale”.