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Sostegno ai docenti della sperimentazione musicale

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AREZZO – Solidarietà e sostegno ai docenti, qualificati come semplici “esperti”, della sperimentazione del Liceo Musicale di Arezzo che dopo molti, in alcuni casi moltissimi anni di precariato, vedono adesso a rischio il loro posto di lavoro.
La Presidenza del Consiglio comunale ha quindi depositato stamani una mozione in vista della prossima seduta del Consiglio. Un documento che, preliminarmente, sarà portato all’esame della Conferenza dei capigruppo. L’auspicio della Presidenza è che la mozione venga presentata congiuntamente da tutti i capigruppo.
Nella mozione si chiede al Ministero della Pubblica Istruzione che “venga sanata questa situazione anomala istituendo corsi riservati abilitanti per le nuove classi di concorso, riconoscendo il servizio prestato nella sezione musicale sperimentale del Liceo Classico di Arezzo, nelle discipline di Canto Corale, Musica da Camera, Pianoforte complementare, Storia ed Estetica Musicale, Strumento, Teoria e Analisi Musicale, valido per le nuove classi di concorso, ai fini della permanenza in servizio nel Nuovo Liceo Musicale in cui confluirà, come da regolamento, la sperimentazione aretina”.
La mozione nasce dall’appello che hanno lanciato i docenti dell’area musicale della sperimentazione di Liceo Musicale avviata nell’ anno scolastico 1984/85 nel Liceo Ginnasio Statale “Francesco Petrarca” e autorizzata da uno specifico Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione del 1986. La preoccupazione per il lungo precariato – per alcuni docenti da ben 25 anni – si è aggravata in seguito alla pubblicazione del Regolamento attuativo della Riforma della Scuola Secondaria Superiore, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio scorso, in cui è stato eliminato ogni riferimento ai docenti già in servizio nelle sperimentazioni e ad una loro utilizzazione e stabilizzazione nei nuovi licei musicali.
Si registra, infine, assoluta mancanza di chiarezza sullo status giuridico: gli insegnanti vengono infatti qualificati come “esperti” e non come docenti, benché siano stati reclutati secondo le modalità applicate nei Conservatori di musica e non risultano nell’organico dell’Istituto, nonostante le loro funzioni siano equivalenti agli altri docenti del Liceo Classico. Inoltre il loro servizio non viene riconosciuto in alcun ordine scolastico statale, mentre la frequenza dei corsi impartiti è stata riconosciuta da tutti i Conservatori, agli allievi diplomati nel Liceo aretino, presso i quali hanno proseguito gli studi.