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Storia e traduzioni del territorio nelle mappe di comunità

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Storia e traduzioni del territorio nelle mappe di comunità

CASENTINO – Valorizzare l'identità, la storia e le tradizioni delle nostre comunità, anche le più piccole, per non disperdere un vero e proprio patrimonio di conoscenza. E' questo l'obiettivo con il quale sono nate le "mappe di comunità" il cui ultimo esempio, relativo all'alta valle del Solano, è stato presentato questa mattina nel palazzo della Provincia. "E' importante sottolineare – ha spiegato l'Assessore provinciale alla cultura Rita Mezzetti Panozzi – che la prima idea di mappa di comunità nel nostro territorio nacque qualche anno fa dall'esperienza di un circolo di studio finanziato dalla Provincia. Per questo oggi sono particolarmente soddisfatta nel presentare il frutto di quell'idea iniziale, che si è poi sviluppata grazie al grande impegno della Comunità Montana del Casentino e dell'ecomuseo del Casentino. Le mappe di comunità si basano su un nuovo concetto di patrimonio culturale, più ampio ed esteso, e ci danno una fotografia non della geografia ma dell'identità di un territorio". L'alta valle del Solano, nel territorio del Comune di Castel San Niccolò, viene raccontata nella mappa di comunità attraverso racconti e ricordi in immagini, con una parte dedicata alle frazioni che ne caratterizzano il territorio. "Tra le varie esperienze ed iniziative promosse dall’Ecomuseo del Casentino quella delle mappe di comunità è, probabilmente una delle più significative e feconde – ha affermato l'Assessore alla cultura della Comunità Montana del Casentino Maria Luisa Lapini -, perché rappresenta uno strumento fattivo attraverso il quale dare voce al territorio e alle sue memorie. Da alcuni anni, all’interno dell’Ecomuseo del Casentino, è in corso di realizzazione il progetto 'I Cantieri delle mappe di comunità'. Attraverso questo particolare strumento, derivato dall’esperienza inglese delle 'Parish Maps', viene indagato e restituito come gli abitanti di uno specifico territorio percepiscono il proprio ambiente di vita. Le modalità di lavoro, che si basano sull’aspetto partecipativo, sono state sviluppate nell’ambito delle comunità di pratica degli Ecomusei 'Mondi locali'. Dopo le esperienze realizzate prima a Raggiolo e poi in Vallesanta, la sperimentazione si è concentrata verso l’Ecomuseo del Carbonaio di Cetica, nel Comune di Castel San Niccolò. Le motivazioni della realizzazione di una mappa di comunità vanno ricercate nella volontà di dare nuovo slancio e vigore ad un’esperienza ecomuseale matura. La mappa ha rappresentato infatti un momento attraverso il quale rifondare l’esperienza ecomuseale creando nuovo ottimismo e voglia di fare", ha concluso l'Assessore Lapini. Alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa hanno partecipato anche l'Assessore alla cultura del Comune di Castel San Niccolò Sara Mugnai e Andrea Rossi del Cred della Comunità Montana del Casentino.

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