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Straordinari e lavoro notturno, ecco come recuperare la detassazione

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Straordinari e lavoro notturno, ecco come recuperare la detassazione
Marco Polci

Arezzo – L’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità per i lavoratori di recuperare la tassazione agevolata sugli straordinari e sul lavoro notturno degli anni precedenti.
Lo si potrà fare per cifre non superiori a 6.000 euro e a favore dei lavoratori che abbiano conseguito l’anno precedente redditi non superiori a 35.000 euro. Per l’anno 2010 il datore di lavoro dovrà indicare le somme nel CUD/2011, mentre il lavoratore nel modello 730 o nell’Unico, ma c’è la possibilità di recuperare i soldi anche per gli anni 2009 e 2008.
Ovviamente la detassazione è legata all’incremento di produttività. Tutte le misure, infatti, si riferiscono alle somme erogate a livello aziendale in relazione a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa.
Per gli straordinari è necessario che il datore di lavoro attesti che la prestazione lavorativa ha determinato un risultato utile per il conseguimento di elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Per il lavoro notturno e per quello organizzato in turni è subordinata al perseguimento di un incremento della produttività e deve trovare riscontro in una dichiarazione del datore. Tali dichiarazioni, oltre a essere consegnate al lavoratore, saranno anche conservate sul posto di lavoro.
«Il rimborso delle imposte – sottolinea Marco Polci, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro della provincia di Arezzo – potrà riguardare anche le somme che il lavoratore ha percepito a titolo di indennità di reperibilità, di indennità per lavoro domenicale, di straordinario forfetizzato, di indennità sostitutiva di ferie o permessi non goduti».
Le modalità di erogazione, le dichiarazioni da produrre e i possibili conguagli nel corso del rapporto e in sede di dichiarazione dei redditi sono i medesimi utilizzati fino a oggi.