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Studio, per forti obesi +56% rischi morte in incidenti d’auto

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Studio, per forti obesi +56% rischi morte in incidenti d’auto

Roma (Adnkronos Salute) – Malattie del cuore, diabete, ipertensione, ictus. Sono alcuni dei problemi più conosciuti con cui una persona obesa può dover fare i conti nel corso della propria vita, nonché le cause che potrebbero portarla alla morte. Alle quali, a sorpresa, secondo un nuovo studio che appare sull''American Journal of Emergency Medicine', si deve aggiungere la maggiore probabilità di morire in un grave incidente d'auto. Dietrich Jehle, professore di medicina d'urgenza all'Università di Buffalo (Usa) e all'Erie County Medical Center (Usa), insieme al suo team ha infatti calcolato che in un incidente automobilistico m un guidatore moderatamente obeso corre un rischio di morte del 21% superiore rispetto a uno in forma, mentre per un obeso grave questa percentuale sale addirittura al 56%. Per l'indagine sono stati presi in considerazione alcuni gravi incidenti fra auto avvenuti tra il 2000 e il 2005 negli Usa e i piloti sono stati raggruppati in base all'indice di massa corporea in sottopeso, normali, sovrappeso, leggermente obesi, moderatamente obesi e patologicamente obesi. "La gravità delle lesioni conseguenti a un incidente – sottolinea Jehle – dipende da una complessa interazione fra fattori biomeccanici, tra cui la velocità di decelerazione, l'uso della cintura e la presenza dell'airbag, il tipo e il peso del veicolo, il tipo di impatto. Ma l'effetto della massa corporea sull'esito dell'evento non era mai stato valutato". Sulla base dei dati che ha ottenuto, l'esperto suggerisce alcuni interventi che potrebbero salvare delle vite. Ad esempio, "sarebbe utile aumentare la gamma di sedili regolabili e incoraggiare le persone obese ad acquistare veicoli più grandi, con più spazio tra il sedile e il piantone dello sterzo. Si raccomanda inoltre che i produttori di auto testino gli interni del veicolo con manichini obesi, che attualmente non sono disponibili". Infondo, fa notare Jehle, un terzo della popolazione americana oggi è obesa, dunque sarebbero interventi utili per un enorme numero di persone.

Articlolo scritto da: Adnkronos